“La potenza è nulla senza il controllo”, così recitava qualche anno fa un geniale spot di una nota casa di pneumatici. Una frase semplice ma forte, che riflette la necessità di trovare un equilibrio nelle cose ed in questo caso tra la potenza di una moderna moto da cross 450 a 4 tempi e l’utilizzo di tutta questa cavalleria, che la maggior parte dei piloti non riescono a sfruttare.
Le moderne 4T sono dotate di una centralina elettronica, alcune si collegano al PC, altre hanno l’app e le istruzioni su come “regolare” l’erogazione, ma se desiderate una moto cucita su misura sul vostro stile e le vostre esigenze, allora vi serve una delle centraline aftermarket che, detto in modo assolutamente generico, permettono di personalizzare l’erogazione della moto agendo su diversi parametri tecnici attraverso delle mappature pre-programmate e personalizzate che disegnano delle nuove curve della potenza adatte ad affrontare ogni situazione.

Le centraline si collegano direttamente al cablaggio standard delle moto e si interfacciano con tutti i sensori standard del motore, per regolare i tempi del carburante e delle scintille per un’erogazione ottimale della potenza in qualsiasi condizione atmosferica, altitudine e carico. Tutto quello che resta, è scegliere un’impostazione che si adatti meglio allo stile ed alle esigenze del pilota o alle condizioni della pista. Ed è questa la parte difficile.

Per capire questo passaggio fondamentale, abbiamo passato una giornata in pista con Roman Jelen ed Enrico Tomasin. Il lavoro ufficiale di Roman, naturalmente non è quello di provare le moto per il nostro sito: oltre alla scuola di MX, RJ si occupa dei test per il R&D di Akrapovic e dello sviluppo di protezioni ed accessori: una delle collaborazioni è appunto con Enrico Tomasin e la sua R&D, uno dei preparatori leader in sviluppo di elettronica e motore per il settore offroad a livello mondiale.
Entrambi sono stati “colleghi” di un certo Antonio Cairoli all’interno di un team, quindi amicizia e collaborazione di vecchia data, ma anche feeling e confidenza nel metodo di lavoro che da immediatamente i suoi frutti.
Ecco come due professionisti, lavorano dietro le quinte su una moto: quella di oggi potrebbe essere di un illustre sconosciuto, ma domani potrebbe essere quella di… per il semplice scopo di addolcire la potenza per evitare l’indurimento delle braccia.
In questo caso sono stati effettuati dei test su una centralina e sul doppio iniettore che l’azienda vicentina ha sviluppato. Naturalmente non ci è possibile scendere nei dettagli, ma vi diamo l’idea del lavoro di messa a punto che è in grado di stravolgere qualsiasi moto, renderla docile come una gattina o aggressiva come un pitbull inferocito, ma siccome “la potenza è nulla senza controllo”, il focus è la ricerca della massima sfruttabilità di tutta la potenza di questa Kawasaki.

La giornata è stata davvero lunga, in pista alle 8:30, per due o tre giri, sosta di 15 min per collegare il PC e modificare le curve, poi altre tre giri prima di una nuova sosta. Così fino alle 16:00!
Per la cronaca eravamo sulla pista di “Las Vegas Park” ad Aquileia in provincia di Udine. Un ringraziamento a Massimo Liut per averci ospitati nella sua struttura ed un in bocca al lupo in vista dell’ampliamento previsto a breve!
E se qualcuno sta pensando che siamo in un momento di restrizioni, abbiamo fatto tutti il test e siamo risultati negativi.

 

 

 

 

Per il test Roman Jelen ha utilizzato:
Abbigliamento IMS Racewear
Casco Just1 J18
Occhiali Oakley
Neck Brace Atlas
Kneebraces Asterisk CC1