Dopo Lommel mancano ormai poche gare alla fine del Campionato del Mondo Motocross 2011. Con Enzo Tempestini, facciamo un altro punto della situazione, questa volta prendendo in esame il solo evento del GP di Limburg e diamo dei voti, chiudendo con una considerazione…

Antonio Cairoli: 9,8
Un voto “strano”: 10 non possiamo darglielo a causa di un paio di errorini commessi, che comunque non hanno compromesso la sua prestazione da paura su una pista da inferno. Lommel, la sua seconda dimora e lo ha dimostrato. Il campione in carica è andato vicino alla perfezione. Se continua cosi, gli avversari avranno ben poco da sperare.

Clement Desalle: 8
Ha provato anche a contrastare Cairoli ma senza successo. Le sue condizioni fisiche ancora risentono dell’infortunio alla spalla subito in campionato belga e si vede. Cala alla distanza ma la situazione è comprensibile. Se poi al suo calo corrisponde la progressione e l’allungo di Cairoli, il secondo posto nel GP suona come una “quasi” vittoria.

Max Nagl: 8
Il tedesco ha tenuto nascosto il suo problema alla schiena per parecchio tempo ma ora è uscito allo scoperto (sospetta ernia del disco) ma è riuscito a concludere il GP a podio dopo parecchio tempo. Di certo non gli manca la grinta ma forse lo vedremo abdicare prima della fine del campionato per un intervento alla schiena che verrà deciso dopo Loket.

Evgeny Bobryshev: 7
Anche a Lommel ha tentato il colpaccio ma ha commesso un paio di sbavature e la sabbia belga non lo ha perdonato. Il giovane russo sta facendo faville e soprattutto sta riportando un grandissimo buon umore nel team Honda World Motocross dopo tanto tempo. È ancora acerbo ma sta progredendo in un processo di maturazione alquanto veloce e per la prossima stagione darà del filo da torcere a molti.

Steven Frossard: 6
Sembra diventato un veterano della MX1 ed invece è al suo debutto. Dopo le prestazioni offerte fino a questo punto da lui, era lecito aspettarsi di più anche sull’infido tracciato di Lommel. Il francese non ha digerito la sabbia belga e la sua prestazione è risultata sotto la media. A Loket si ripresenterà rigenerato e sui sassosi sali scendi della pista Ceka, si potrà riprendere grandi soddisfazioni.

David Philippaerts: NG
Non giudicabile: una lesione (niente di rotto per fortuna) ad un legamento del ginocchio sinistro, in allenamento prima di Lommel, lo ha estromesso dai giochi prima di iniziare. Ha corso in difesa a denti stretti cercando di limitare i danni. David sembra rassegnato alla sorte avversa che ha caratterizzato la sua stagione fino a questo momento, ma il suo ruggito non tarderà ad arrivare da qui a fine stagione.

Jeffrey Herlings: 9
Ha aspettato al varco di Lommel il suo “incubo”, quel Ken Roczen che gli ha fatto vivere sonni amari per tutta la stagione (Valkenswaard a parte) e lo ha battuto inesorabilmente. Vincere quattro manche sulla sabbia non è cosa da poco ma un mondiale è lungo e per ora il giovane “tulipano” non deve fare altro che accumulare esperienza. In classifica non è lontano e Roczen non può cullarsi sugli allori, i punti in palio sono ancora tanti.

Ken Roczen: 8
Ha provato a battere Herlings ed invece ha “battuto” il muso in terra nell’ultimo giro di gara 1 proprio nel tentativo di avere la meglio sul suo compagno di squadra, come a voler ribadire la sua superiorità. Roczen va più forte di Herlings ma non dorme tranquillo. Ora arriva un terreno a lui favorevole (Loket) e di certo vorrà rimettere le cose a posto con una prestazione delle sue.

Jeremy Van Horebeek: 8
Si è ripresentato in gara dopo una serie di infortuni e di sfortune guadagnando un prezioso terzo posto. Merito della sua classe e del suo feeling con la sabbia ma Loket è in agguato e lo aspettiamo alla prova del “nove” per vedere se realmente è in grado di proporsi come terza forza del campionato.

Max Anstie: 8
36 punti e migliore prestazione stagionale (al pari con il GP in USA) che suonano come una liberazione per l’inglesino, poco adatto ai terreni morbidi come Lommel. Max sembra aver fatto “click” proprio a Lommel dove, forse nemmeno lui se lo aspettava. Ora deve rimanere in palla fino alla fine. È giovane e può far bene.

Gautier Paulin – Tommy Searle 5:
La lotta per il terzo posto in campionato è un affare privato fra loro (Osborne si è infortunato) ma finiscono a pari punti (30) dopo essersi anche scontrati in gara. Il francese sente odore di MX1 (quasi fatta con Kawasaki KRT) e aspetta il fine stagione, ma Searle dovrebbe dare qualcosa in più di quello visto a Lommel.

Altri Italiani: NP
Non pervenuti. La sabbia del Belgio non è come quella di Rimini, Ostia o Senigallia. I castelli, le piste per le biglie e le buche piene d’acqua sono giochi da lasciare nel cassetto. Nello stesso cassetto dal quale dovrebbero spuntare quelle cose sferiche che assomigliano molto alle biglie, ma si chiamano invece “palle”.

 

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