Nonostante la sospensione provvisoria impartita della FIM, James Stewart dovrebbe essere al via della quinta prova del Lucas Oil Pro Motocross Championship che si terrò al Muddy Creek Raceway questo weekend. Almeno così dice la stampa americana.

Com’è possibile che FIM sospenda un pilota in quanto positivo alle anfetamine ad un controllo antidoping e questi sia libero di schierarsi dietro ad un cancello di partenza e partecipare ad una gara?

A quanto pare MX Sports Pro Racing, organizzatore del Lucas Oil Pro Motocross Championship  non è un affiliato FIM per cui non è tenuto a rispettarne le direttive. Chi potrebbe o dovrebbe imporre la sospensione è AMA Pro Racing, che ha già fatto sapere di non essere intenzionata ad applicare sanzioni o limitazioni al pilota che è libero di scendere in pista fino a quando la Corte Disciplinare Internazionale FIM non esprimerà il giudizio definitivo.

Da un lato, sperando che James possa dimostrare la sua innocenza e faccia fede la prescrizione medica di un antidolorifico, ci fa piacere vedere il pilota Suzuki in pista, dall’altro, pensiamo che l’organo FIM, che dovrebbe essere il massimo esponente in materia motociclistica, sia in questo momento delegittimato da un promoter che organizza gare di moto. Europa o USA che sia, è la FIM che in questo caso, dovrebbe avere l’ultima parola.

La vicenda si fa ingarbugliata…

 

 

 

 

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