Intervista di Offroad Pro Racing.
L’avete sentito tantissime volte se avete seguito una gara di Motocross su MXGP-TV o quantomeno avete guardato gli highlights: è Paul Malin, la voce dei MXGP, che commenterà le dirette in lingua inglese delle prossime gare degli Internazionali MX 2023. In questa intervista

Paul, prima che un commentatore sei stato un pilota di ottimo livello, vuoi raccontarci com’è nata la tua passione per il motocross?
“Negli anni ’70 mio padre era un appassionato di sport motoristici, di tutto, dalla F1 (James Hunt), alle corse su strada (MotoGP, Barry Sheene, Kenny Roberts) e allo Speedway. Mio padre non ha mai corso professionalmente, ma aveva una moto da speedway e si allenava occasionalmente. Poiché sapeva che non avrebbe mai potuto correre, si è concentrato sulla costruzione della sua azienda che produceva accessori per il bagno e stemmi per auto per l’industria automobilistica. Alla fine, ha costruito una moto per mio fratello maggiore, Darren, che da subito si è dimostrato abbastanza bravo, e poiché lo vedevo correre, è stata solo una questione di tempo prima che mi unissi a lui in pista.”


Un padre appassionato, un fratello maggiore praticante, un inizio simile a molti, quanti anni avevi quando hai iniziato?
“La mia prima moto è arrivata il giorno di Natale, avevo 3 anni ed era il 1975. Era una piccola Italjet 50cc automatica – la chiamavamo ‘Bambino’, ma non sono sicuro che si chiamasse così anche in Italia. La prima gara l’ho corsa 24 ore dopo, il giorno di Santo Stefano. Ho vinto tre titoli di campionato nazionale 50cc di fila, 1978, ’79 e ’80 in motocross e sull’erba. Ormai correvo con un telaio Yamaha 80cc e con un motore Fantic di 50cc. Alla fine del 1980, Kawasaki UK contattò mio padre per dirgli che stavano organizzando il programma Team Green e volevano che ne facessi parte. Questo ha determinato la direzione che avrebbe preso la mia carriera agonistica. Se Kawasaki non avesse contattato mio padre con questa proposta di sponsorizzazione, di sicuro avremmo seguito il percorso delle piste in erba e dello speedway. Dal punto di vista finanziario, non era possibile continuare sia con il motocross che con le piste erbose, quindi il tempismo di questo accordo è stato perfetto.”

Con Kawasaki hai costruito la tua carriera giovanile, come hai continuato?
“Durante la mia carriera da cadetto, tra il 1981 e il 1988 sono stato completamente supportato da Kawasaki, vincendo numerosi titoli di campionato. Dal 1989 al 1992 la carriera professionale è continuata sempre con Kawasaki. Nel 1990 ho corso la prima stagione nel Campionato del Mondo 500cc, a 18 anni, terminando 11° assoluto. Nel 1991 ho chiuso 4° assoluto nel campionato del mondo 500cc. Ottenendo 3 vittorie e 2 podi, vincendo il GP di Francia, diventando il più giovane di sempre in 500cc. Nel 1992 correvo in 250 e ho subito molti infortuni durante la stagione; nel 1993 ho firmato per la Yamaha e nel 1994 ho vinto il Motocross delle Nazioni con il Team Gran Bretagna, centrando una doppietta in 125cc. Nel 1995 sono passato alla classe 125cc a tempo pieno ed è stato un grande orgoglio vincere il mio GP di casa a Foxhill, forse la migliore pista d’Europa in quel momento. Nel 1996 ho terminato 2° assoluto nel Campionato del Mondo 125, con 9 podi. Mi sono ritirato dalle corse nel 2000 per un infortunio alla schiena dopo una caduta in una gara pre-campionato. Ma ogni sfortuna ha un lato positivo e alla fine del 2000 sono entrato nel mondo della TV come co-presentatore e co-commentatore della serie UK Arenacross.”


Appeso il casco al chiodo ti sei messo dietro al microfono, continuando ad andare forte anche lì.
“Dal 2001 al 2007 ho fatto lo speaker delle gare del campionato nazionale giovanile dalla torre al circuito, oltre a presentare il campionato britannico davanti alla telecamera. Ho anche fatto alcune apparizioni da ospite per il mondiale su Eurosport, in veste di ex pilota ‘esperto’. A metà del 2008 è arrivata l’opportunità di lavorare con Youthstream (ora Infront Moto Racing); ho fatto 5 dirette per il Mondiale Supermoto, più un GP di motocross a Loket e per la stagione successiva mi è stato offerto il mondiale di motocross a tempo pieno. Quando il commentatore di Supermoto non ha potuto continuare dopo il primo GP del 2009, mi sono ritrovato a coprire tutti i GP di Supermoto e di MX1. Il 2023 sarà la mia quindicesima stagione in MXGP e quando a marzo entrerò in cabina in Argentina, sarà la mia 286a trasmissione in diretta consecutiva per Infront: (256 MXGP + 29 Supermoto). Se tutto va bene, la Svezia segnerà la mia 300esima trasmissione con Infront Moto Racing / Youthstream.”

Ora Paul che ha accettato di venire in Italia per commentare le gare di Ponte a Egola e Arco di Trento, si cimenterà per la prima volta con gli Internazionali d’Italia, regalando al pubblico anglofono telecronache di livello “mondiale”. Per ascoltarlo sarà sufficiente selezionale la telecronaca in inglese al momento dell’acquisto dell’evento.