Comunicato HRC.

HRC ha rilasciato un’intervista al simpatico General Manager, il “brasileiro” ma ormai anche italiano Marcus Pereira de Freitas, a capo dello squadrone “Red” Team HRC che schiera in MXGP Tim Gajser e Mitch Evans.

Come sta affrontando il Team HRC questa interruzione?
È un momento molto difficile per tutti noi del team. Siamo tornati alle proprie case di tutto il mondo ma ognuno cerca di restare attivo e pronto per quando arriverà il momento di ripartire. In questo difficile momento l’obiettivo è quello di stare al sicuro e sperare che la situazione migliori presto.

Tu personalmente?
Sono in Italia e qui la situazione è seria. Le restrizioni sono molte e posso uscire di casa solo per andare al supermercato e posso farlo solo con un permesso. Non è facile, facendo parte del Team HRC sono abituato a viaggiare, stare in luoghi diversi ed incontrare tantissime persone, ora non è facile abituarsi a stare a casa e fare tutto da lì. Ma è così che dobbiamo fare e lo stiamo facendo.

Ed i piloti?
Entrambi i piloti sono tornati a casa, Tim in Slovenia e Mitch in Australia. Abbiamo deciso che Mitch tornasse in Australia, quando la situazione del virus è diventata più grave e, dato l’infortunio, abbiamo pensato che essere a casa l’avrebbe aiutato a riprendersi prima. Tim è come al solito in Slovenia, per lui è la normalità. A casa ha una palestra ed ha la possibilità di mantenere lo stato di allenamento anche in questo momento di pausa.

Qual è la situazione di Mitch?
Qualche giorno fa Mitch ha subito un intervento chirurgico a causa della lussazione della spalla a Valkenswaard. Questo stop gli consente di recuperare senza la pressione di dover tornare alle gare il prima possibile per non perdere troppi GP. E’ sempre una situazione complicata per i piloti, perché vorrebbero sempre poter guidare la moto, in questo caso può guarire senza troppe pressioni. Ci teniamo in contatto e ci assicuriamo che stia facendo le cose nel modo corretto e svolga un allenamento diverso per potere mantenere l’allenamento per quando potrà tornare in sella.

Parlaci dei primi due rounds che si sono corsi.
Anche se siamo solo alla fine della seconda prova, sono già successe molte cose. Alla prima manche del primo MXGP, Tim era partito molto bene ma è stato atterrato alla seconda curva dovendo ripartire dal fondo del gruppo, Mitch stava andando bene ed ha concluso terzo. Nella seconda manche le cose si sono ribaltate con Tim al comando e vittorioso con oltre 20 secondi di vantaggio, mentre Mitch ha corso in recupero dimostrando grande velocità.
A Valkenswaard, c’è stato il problema alla moto di Tim mentre era al comando, costringendolo a partire dall’ultimo cancello. Proprio a Valkenswaard, partire da lì complica le cose perchè il pilota è molto più lontano dalla prima curva rispetto agli avversari, ma la Honda CRF450RW ha dato dimostrazione di tutta la sua potenza e Tim ha fatto due grandi partenze. In gara 1 è passato al comando nel corso del secondo giro ed ha vinto, in gara 2 ha chiuso al secondo posto e non ha perso punti nella classifica assoluta di campionato. Da quella posizione al cancello il risultato è stato più di quanto potessimo sperare. Sfortunatamente Mitch si è lussato la spalla al primo giro della prima manche. Non è stato in grado di andare avanti, ma fino a quel momento aveva guidato bene ed eravamo soddisfatti dei suoi progressi. Come ho detto, solo due gare ma è successo già molto.

La nuova Honda CRF450RW va come speravi?
Fino a questo momento siamo estremamente soddisfatti delle prestazioni della nuova moto. Tutti e due i piloti hanno avuto un buon inizio, la moto sembra fluida e potente. Tutti i test e gli allenamenti invernali ci avevano confermato che la moto era molto buona, ma vederla andare così forte in MXGP ci soddisfa davvero.

Per il momento, la prima gara è prevista in Russia a Giugno, come vi state organizzando?
Dobbiamo cercare di essere flessibili. La sede del team in Italia è chiusa, ma tutti sappiamo cosa fare per essere pronti per il prossimo GP, ovunque si svolgerà. Giugno è ancora molto lontano e le cose possono cambiare, ma abbiamo una buona rete di comunicazione, sia con i membri del team qui in Europa sia con HRC in Giappone. È importante che tutti ricevano le ultime informazioni in modo da ripartire in modo rapido ed efficiente, quando potremo tornare alle gare.

Quali sono i piani per il resto della stagione?
Con tutte le gare spostate a fine stagione, significa che l’impegno maggiore arriverà quando solitamente arriva alla conclusione. L’ultima gara è ora prevista per il 22 Novembre, quasi due mesi dopo la fine dei campionati in situazione di normalità, quindi dobbiamo fare in modo che tutti i membri del team siano nello stato d’animo corretto ed i piloti nella migliore situazione fisica a psicologica, pronti a tornare in gara in questo momento dell’anno. Ci saranno momenti con sei gare di fila, quando solitamente ne abbiamo tre, quindi dobbiamo assicurarci che tutti siano in grado di far fronte a questa nuova situazione. Non sarà facile ma so che il Team HRC è formato da persone estremamente professionali e saremo in grado di svolgere il lavoro.

Quanto è difficile prepararsi quando non sai esattamente cosa succederà?
Questa è probabilmente la cosa più difficile: nelle ultime settimane il calendario è cambiano moltissimo. Ogni volta che facciamo il punto, arriva un nuovo aggiornamento che cancella tutto. È frustrante, ma questa è la situazione, non solo nel motocross ma in tutto il mondo ed in tutti gli sport. Dobbiamo solo assicurarci che ora tutti siano al sicuro e quando arriverà il momento di ripartire, tutti siano pronti.