Sempre più popolari le pagelle dell´opinionista del nostro MX Forum, ecco quelle del GP di Bulgaria. La discussione sul forum è già iniziata.

 

DE REUVER: 9 La pioggia lo trasforma dopo una prima manche molto in ombra. Parte carico come una molla, risfodera quello stile “rischiatutto” che lo aveva reso famoso tra gli appassionati e torna alla vittoria dopo più di tre anni. L’unico problema è che non è bastato a ridurre il gap da Pourcel.
PHILIPPAERTS: 8,5 Finalmente è tornato a far entusiasmare i tifosi italiani. Veloce, grintoso, concentrato per tutto il weekend: era da parecchio tempo che non lo si vedeva così. Nel finale di entrambe le manches è calato e non è stato in grado di lottare fino in fondo per la vittoria, ma quello che conta è che ha ritrovato la serenità e il podio, e per oggi può andare benissimo così.
CAIROLI: 7 Magistrale nella prima manche, condotta con autorità e senza la minima sbavatura nonostante la pressione incessante di Aubin prima e Pourcel poi purtroppo però quest’anno Tonino non riesce a fare un Gran Premio intero senza cadere, e sfortuna ha voluto che l’intoppo sia capitato proprio nella gara in cui era fondamentale partire bene per non dover rimontare nel fango. Ma ancora una volta il campione non s’è perso d’animo e s’è lanciato in rimonta poi è arrivata la nuova caduta con relativa botta (speriamo non grave) al polso, e l’unica cosa che può sollevare il morale è ricordare che anche l’anno scorso Tonino si era infortunato una settimana prima del GP d’Italia, ma la cosa non aveva inficiato più di tanto sul risultato…
C. POURCEL: 7,5 All’inizio di gara-2 Philippaerts gli aveva rubato il comando, ma lui si era subito ripreso la posizione, guardando l’avversario come a volergli dire “Oggi è inutile che ci provi”. Sembrava lanciato verso una nuova vittoria, Christophe, ma nel finale di gara è letteralmente crollato lasciando il campo a De Reuver, Rattray e lo stesso Philippaerts. Ha perso un’occasione per allungare, ma la tabella rossa resta ancora a lui.
RATTRAY: 7 Altra giornata solo discreta per il dominatore di inizio stagione sicuramente condizionato dalla botta di Sugo, Tyla non è sembrato per nulla a suo agio con la pista e solo nel finale di gara-2 è riuscito a cambiare passo e salvare la giornata. Ora lo attende un altro weekend difficile a Montevarchi, poi dall’Inghilterra dovrà ricominciare ad attaccare.
S. POURCEL: 7 Non ha lo stesso manico del fratello, è palese, ma nel corso dell’anno è stato anche pesantemente condizionato dalla sfortuna. Oggi invece non ha avuto particolari problemi e si è portato a casa due piazzamenti a ridosso dei primissimi, quello a cui potrebbe ambire sempre.
MACKENZIE: 5 A vederlo girare sembrava indiavolato: manciate di gas, traiettorie veloci, pieghe aggressive, continue correzioni col busto. Poi la sovrimpressione in TV lo ha sbugiardato: “Billy Mackenzie, 11th” purtroppo per lui il mondiale non si corre solo a Sugo.
MONNI: 7 Nel fango va che è una meraviglia, lo aveva già dimostrato a Gaildorf l’anno scorso ma anche in gara-1, sul duro, Manuel si è comportato molto bene quindi a Montevarchi è lecito aspettarsi il colpo a sensazione.
GUARNERI: 7 Si presenta in condizioni menomate, per cui tutti si aspettano una gara in difesa. Invece il Pota sfodera gli attributi e corre una bellissima prima manche, eguagliando l’ottavo posto di Bellpuig come miglior risultato stagionale nella seconda è leggermente più in difficoltà (comprensibile viste le condizioni climatiche e quelle fisiche sue), ma sarebbe comunque stato dodicesimo senza una penalizzazione per eccesso di rumorosità.
AUBIN: 6,5 In gara-1 il giovanissimo pupillo di Pichon spunta davanti a tutti e si dimostra cliente molto più ostico del previsto per Cairoli, che se lo tiene incollato per diversi minuti poi, inevitabilmente, cala ma il manico c’è.
NUNN: 6 Non è un campione, s’è detto e ridetto, ma spesso si dimentica anche di essere un pilota ufficiale. Stavolta almeno il suo compitino l’ha fatto, soprattutto in gara-2, quando ha tenuto a lungo il passo dei suoi compagni di team.
GUNDERSEN: 5 Nella prima manche è costretto al ritiro quasi subito, nella seconda, nonostante il fango sia il suo “terreno di caccia”, non va oltre il decimo posto. Sembra un po’ uscito di scena.