Sempre più letta la rubrica di Enzo Tempestini: segno che gli appunti attenti di “Storm” dal bordo pista e dal paddock piacciono e non poco.
Quindi, Up &amp Down di Bastogne.

Paddock
Siamo tornati indietro di almeno un decennio. Organizzare un GP in Belgio e non prepararsi adeguatamente per eventuali (quasi certe) piogge, è come andare a vedere una partita di calcio e sperare che Balotelli non ne combini nemmeno una delle sue.  Durante e dopo il diluvio del sabato le condizioni di “viabilità” del paddock sono state a dir poco disastrose. Il motocross ha fatto grandi passi in avanti nell’ultimo decennio, ma ridursi alle condizioni viste a Bastogne è stato come ripiombare in un burrone a testa in giu. Il sole della domenica ha fatto un ottimo regalo al caloroso pubblico del nord Europa che di certo, e per 65,00 €uro di biglietto, meritava molto di più. Speriamo bene per le prossime edizioni.
Colpevoli!

Antonio Cairoli
Sabato difficile per Tony che si riprende durante la notte e assesta due vittorie che sanno di “vendetta”. La stessa vendetta effettuata in Francia, a Casa di Chris Pourcel, gli è riuscita a casa di Desalle con la terza doppietta di stagione. Un segnale forte per il discorso titolo, quando, a metà campionato (8 GP al termine), il siciliano si trova al comando della generale con 47 punti di vantaggio su Desalle.
Stratosferico

Clement Desalle
Aspirante al successo sulla pista a pochi chilometri da casa, rischia anche il secondo posto ai danni di Pourcel “junior”. Il “Panda” non digerisce la sconfitta subita sul terreno amico da parte di Cairoli risultato incontenibile.  Al giro di boa del campionato dichiara ancora “spero di vincere la prossima volta”. Fiducioso di se stesso oppure opera di auto convinzione?
Abbattuto moralmente

Christophe Pourcel
Secondo posto raggiunto con i denti, nella seconda manche, con il sorpasso su Desalle. CP377 è stato capace di rimontare una partenza disastrosa in gara 1 ma terminata solo in quinta posizione. Nulla ha potuto contro lo strapotere di Cairoli su un tracciato che di certo era in grado di esaltare la sua guida “chirurgica” dove, dentro gli insidiosi canali poteva, e doveva, fare la differenza.
Rimandato

Kevin Strijbos
Il “Kid” riprende il ritmo dopo la deludente prova del Portogallo. Due volte al quarto posto, dimostra che la sua classe non è ancora “scomparsa”. Con un pizzico di convinzione e di preparazione atletica in più, potrebbe aspirare al podio che in questa gara gli è sfuggito solo per due punti.
Altalenante

Gautier Paulin
Ottimo in gara 1, secondo dietro a Cairoli e combattivo per tutta la manche, compromette il risultato del GP e parecchi punti in classifica con il nono posto della seconda prova con una caduta quando era in rimonta. Perde punti preziosi da Desalle e C. Pourcel.
Deconcentrato

Ken De Dycker
Due rimonte pazzesche per il gigante belga che in gara 1, dopo essersi agganciato con Bobryshev alla prima curva risale dall’ultimo posto fino al decimo. Nella seconda manche recupera da quindicesimo a sesto “spazzando” via avversari come fossero stati birilli.
Maestoso

David Philippaerts
Decimo al termine del GP ma non basta. La prima manche parte discretamente (nono) e ingaggia una bella lotta con i due Pourcel e Boog fino alla fine (settimo), costretto a calare il ritmo nel finale per una pietra che gli colpisce il braccio all’altezza della piastra e loo fa diventare come un melone. In gara 2 cade durante il primo giro e passa ventiduesimo. La sua rimonta termina al tredicesimo posto su un tracciato, dove i sorpassi erano anche abbastanza agevoli, forse risente della botta al braccio. Le partenze erano il suo forte, ma in Belgio non gliene va dritta una….
Crederci!

Evgeny Bobrhyshev
Altra botta al costato durante le prove del sabato e si ritrova in gara in condizioni fisiche non ottimali. Prima partenza e “aggancio” con De Dycker alla prima curva. Il disco anteriore danneggiato lo costringe anche a un “dritto” e la sua manche termina con uno “zero” pesante. In gara 2 parte a “bomba” e guida il gruppo per qualche curva prima di cedere alla maggiore velocità e condizione fisica dei suoi avversari. Quinto al termine eguaglia i risultati di gara 2 in Bulgaria e Italia ma dovrebbe dare molto di più.
Lunatico

Davide Guarneri
Con l’ottavo posto di gara 2, ottiene il suo migliore risultato da quando è salito in sella alla KTM 350 nel mondiale. Il suo “holeshot” dimostra che può partire bene e comunque anche in sella alla “piccola orange”. Peccato il ritiro in gara 1 quando era in dodicesima posizione a causa di una foratura all’anteriore.
Deve convincersi

Rui Goncalves
La Dott.ssa Lorena Sangiorgi gli sconsiglia la partecipazione alla gara dopo aver verificato che Rui aveva una costola rotta dopo le prove del sabato. Il portoghese stringe in denti e partecipa al GP conquistando tredici punti che valgono doppio.
Stoico

Matteo Bonini
Soltanto tre punti in gara 2 per il reggiano. La sua condizione migliora ma non è ancora in grado di sostenere il ritmo di gara fino alla fine.
In ripresa

Tommy Searle
Terzo GP conquistato dall’inglese che le prova tutte per recuperare punti e morale nei confronti di Herlings. Alla fine ottiene un “pareggio” 47 a 47 ma dimostra di poter contrastare il rivale su ogni fronte. Recrimina lo “zero” rimediato a Fermo (gara 1) e si giocherà alla pari ogni momento della seconda parte di campionato.
Ottimo

Jeffrey Herlings
Dopo la settimana travagliata post Portogallo, l’olandesino “vola basso” nel paddock, ma è sempre uno dei più veloci in pista. Pareggio di punti, ma avvisaglie di competitività limitata sui terreni duri rispetto a Searle.
Tranquillo

Jeremy Van Horebeek
Ancora terzo, nelle due manche e nel GP. Jeremy continua nel suo campionato da “outsider” alle spalle dei due “mastini”. Il durone di Bastogne non è nelle sue “corde” ma se lo è fatto piacere e questo dimostra l’ottima maturazione agonistica dell’olandese.
Sereno

Jordy Tixier
Altro francese alla ribalta. Sesto al termine del GP, mostra ancora progressi e mette in pratica al meglio i preziosi consigli del suo mentore Everts.
In arrivo

Alessandro Lupino
Partenze da dimenticare a parte, Alessandro dimostra una condizione fisica ottimale che gli permette ottimi recuperi proprio nella seconda parte di entrambe le manche. A metà di questo campionato, l’equilibrio “uomo-mezzo meccanico” sembra raggiunto e ora non ci resta che aspettare risultati di rilievo da parte uno dei migliori piloti di “seconda fascia” dell’intero mondiale MX2.
Combattivo

Cervellin-Zecchina-Zeni-Monticelli
Non ci siamo. Cervellin il “meno peggiore” della nostra pattuglia giovanile raccoglie solo un punto in gara 1. Zecchina, acciaccato a causa di un botto durante le prove del sabato (anca malconcia) non entra mai in gara e raccoglie “zero”. Zeni idem e Monticelli rinuncia alla gara dopo il warm up del mattino.
Aiuto!

 

 

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