Mancano solo due prove al termine del Supercross 2022 ed Eli Tomac inizia a sentire il formicolio allo stomaco, che ti prende quando hai il titolo a portata e sai che potresti solo perderlo.
Contrariamente a quasi tutti i pronostici, il pilota della Yamaha, si è presentato al via della stagione più motivato che mai. Ma di questo vi abbiamo già parlato (fai click qui): inizialmente ha fatto sfogare gli avversari, fornendo materiale di discussione a chi sosteneva che con quella moto non si vince il Supercross, poi alla terza gara Tomac era già sul secondo gradino del podio, ha dominato la quarta e la quinta, la sesta era nuovamente al secondo posto. Una serata storta a Minneapolis dove ha concluso comunque al sesto posto, gli ha dato la carica giusta per infilare 5 vittorie che hanno piegato le gambe e mandato fuori di testa gli avversari più ostici che si sono autoeliminati a vicenda.


Quando mancano solo due prove, Eli Tomac guida la classifica con 341 punti contro i 298 di Jason Anderson.
Non serve fare tanti calcoli, con 52 punti a disposizione, a Tomac ne bastano 8 per rendersi irraggiungibile dal pilota della Kawasaki. In parole povere, se sabato sera a Denver Eli terminerà 15° avrà vinto il suo secondo titolo Supercross.

Curiosamente, Elijah Steven Tomac, questo il suo nome per intero, è nato in Colorado, precisamente a Durango, nel Sud-Ovest, non lontano da Cortez dove è cresciuto, piccole cittadine, punto di partenza di turisti per la celeberrima Monument Valley. La prossima gara è proprio in Colorado e non ci sono molti piloti di quello Stato, a nostra memoria, che sono diventati campioni di Supercross: Tomac può diventare Campione 2022 proprio davanti al pubblico di casa (anche se casa sua dista circa 500 Km).