Da un comunicato del Team Gariboldi Racing.

Il 19enne sloveno Tim Gajser scrive il suo nome dell’albo d’oro del Motocross vincendo il titolo della MX2 in sella alla Honda del Gariboldi Racing Team.
E’ stato un anno incredibile per Tim e lo staff del Honda Gariboldi Racing. La prima vittoria di un GP è arrivata al MXGP di Arco di Trento, successivamente lo sloveno ha vinto altre quattro volte ed è andato a podio un totale di otto volte.
Un titolo mondiale MX, torna in casa Honda dopo 15 anni, dopo il titolo di Fred Bolley nel 2000, ma è il primo della MX2 (chiamatela 125 2T o 250 4T) dalla vittoria di Alex Puzar nel 1995.
Dopo il titolo di Clemen Gercar della MX3 nel 2013 è la prima volta che un pilota sloveno vince il titolo della MX2.
I numeri di Tim Gajser parlano chiaro: nel 2007 ha vinto il 65cc European Champion, nel 2009 quello 85cc European Champion, nel 2012 125cc European e World Champion debuttando nei GP, nel 2014 ha terminato quinto la MX2 World Championship, alla prima stagione con il Team Gariboldi, quest’anno è Campione del Mondo.
Con un contratto che lo lega ad Honda fino al 2020, a 19 anni appena compiuti, Tim ha scritto una pagina importante nella storia di Honda e HRC.

Il ragazzino sloveno, gentile e sempre disponibile e sorrdente, che vive in un piccolo paesino a poco più di un’oretta di macchina dal confine italiano, è un Campione del Mondo per un certo verso, diverso: la sua famiglia di certo non era benestante ed ha sempre creduto in lui, il padre e la madre hanno sacrificato molto della loro vita, per dedicarsi al figlio, da molti giudicati come un peso insopportabile, in effetti, sono stati l’arma vincente di questo ragazzo, che ha al suo fianco, un padre che ha spesso lottato con i denti, perchè credeva ciecamente nel figlio. Come dargli torto? Forse è proprio questo che fa sentire Tim, un ragazzo normale, quello che non se la tira per niente e proprio per questo ha già tanti tanti tifosi che colorano di giallo e rosso le piste del Mondiale MX.
Complimenti a Tim Gajser ed al Team Gariboldi, che ha visto molto lontano. Qualche hanno fa Giacomo Gariboldi, proprio ad una gara in Slovenia (Mondiale MX3 ed Europeo ad Orehova Vas nel 2009, a pochi chilometri da Makole, dove abita Tim), ci confidò che il suo sogno sarebbe stato di prendere un giovane e portarlo a vincere. Forse quel giorno la famiglia Gajser ci stava ascoltando!

Giacomo Gariboldi, Team Manager
“Questo è solo un sogno! Come una fiaba. Ce l’abbiamo fatta. Sono così felice per Tim, tutta la sua famiglia che è sempre molto vicina al team, siamo come una famiglia ed abbiamo lavorato più come una famiglia che una squadra. E’ stato il nostro anno migliore, dopo appena due anni di collaborazione con HRC che ci da il supporto. Sono estremamente grato verso Honda e HRC, gli ingegneri giapponesi, per tutto il loro lavoro, perchè non saremo arrivati a questo punto senza il loro supporto. E’ facilissimo lavorare con loro e sono diventati in breve tempo parte della nostra famiglia. Non riesco a spiegare con le parole tutto ciò che provo. Avevo detto all’inizio della stagione che questo campionato si sarebbe deciso all’ultima manche e Tim è stato così forte, ha guidato benissimo, ha vinto e se lo merita!”

Tim Gajser
“Non ci posso credere, è semplicemente fantastico, penso che solo domani me ne renderò conto quanto mi sveglierò, perchè adesso è un sogno. Abbiamo lavorato duramente per tutta la vita per arrivare a questo obiettivo. Non posso smettere di dire grazie a tutti, alla mia famiglia, alla squadra ed ai miei meccanici, alla Honda ed alla HRC, e a tutti coloro che mi hanno sostenuto lungo questo percorso. Sono così felice! La stagione non è iniziata nel migliore dei modi, ho fatto qualche errore, ma sono un essere umano, nella seconda parte è andata meglio. E’ stato un anno incredibile in cui ho raggiunto la prima vittoria di GP in MX2 ed ora ho vinto il titolo di Campion e del Mondo. Ad inizio stagione non avremmo potuto immaginarlo, anche se siamo qui per questo, ma ora con la medaglia d’oro al collo e la tabella numero 1 è davvero incredibile. Amo la Honda e non vedo l’ora di tornare sulla 450 il prossimo fine settimana per il MXoN.”

 

 

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