Il Supercross del 1990 prende il via come una delle stagioni più ricche di talenti. I senatori Johnson, J. Ward e O´Mara vengono affiancati da una schiera di giovani rampanti che daranno vita al definitivo “cambio della guardia” del motocross USA anni 80/90.

Il Campione in carica è Jeff Stanton, vincitore l´anno prima del prestigioso titolo, dopo che Ricky Johnson si infortunò mentre era in testa alla classifica.

Le matricole promosse a pieni voti dalla classe 125: Bradshaw, Kiedrowsky, Matiasevich, Larocco, L. Ward si affiancano al talentuoso Jean Michael Bayle, alla sua prima stagione completa in USA, da Campione del Mondo in carica della classe 250.

 

Le premesse per una stagione memorabile ci sono tutte!

Ad inizio Campionato l´attenzione si catalizza su Damon Bradshaw che con Matiasevich da vita a performance spettacolari e selvagge, duelli senza complimenti e vittorie.

Sono loro 2 i nuovi idoli del Supercross, tanto spavaldi da rasentare l´arroganza, senza peli sulla lingua non si risparmiano dal punzecchiarsi verbalmente e dall´affrontarsi in pista.

Kiedrowsky, Larry Ward e Larocco non sono da meno, sembra davvero che la stagione 1990 sia stata una di quelle più “testosteroniche” in assoluto (lasciatemi passare il termine).

 

Jean Michael Bayle emerge con la sua classe cristallina, cercando di evitare contatti con Matiasevich e Bradshaw, che invece sembrano puntarlo inequivocabilmente ogni volta.

Stanton, maturato molto l´anno prima, si affida alla ricerca di una regolarità di piazzamenti che vede come l´arma migliore per riconfermarsi, non disdegnando comunque una condotta di gara sempre aggressiva e massiccia.

 

I senatori sembrano accusare il colpo del passaggio di consegna, e solo Jeff Ward tra i 3 riuscirà a vincere un main event in questa stagione.

Bradshaw inizia la stagione fortissimo vincendo le prime gare con una guida spericolata, aggressiva e convincente, che sarà però anche la causa di un infortunio alla caviglia mentre è in testa al Campionato, infortunio che gli precluderà forse quella che poteva essere una stagione vittoriosa.

Anche Jean Michael Bayle avrebbe meritato ampiamente la possibilità di vincere il titolo, se anche lui non fosse incorso in un infortunio alla spalla, deterrente che avrebbe potuto davvero cambiare la classifica finale tenendo conto che arriverà a soli 7 punti da Stanton nonostante 2 gare saltate.

Stanton si riconfermerà Campione, in una stagione dove l´equilibrio di piazzamenti sarà più importante delle singole vittorie e, proprio la regolarità sarà il mantra vincente nella carriera di Jeff Stanton, un pilota con pochi acuti ma un martello continuo.

 

Questa gara di Atlanta è considerata all´unanimità come la gara più bella della storia del Supercross assieme alla gara di Anaheim 1986 (gara che non vi presenterò in quanto presumo conosciuta da tutti), una gara che non lascia un attimo di tregua, con duelli continui, contatti e scivolate che si protraggono dal primo all´ultimo giro, con scambi di posizioni mai così frequenti che coinvolgeranno tutti i piloti principali della stagione.

 

Davvero un´abbuffata di libidine supercrossistica, una gara entrata nella storia.

 

 

 

 

 

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