Solitamente durante la stagione, il Supercross si ferma una volta sola in occasione della Pasqua: quest’anno le pause sarebbero state due, ma si è dovuto recuperare il round di Oakland, per cui la prima delle due, è stata bruciata, l’altra corrisponde a questo weekend e noi facciamo il punto della situazione, limitandoci alla classe regina.
Si sono corse 11 prove, ne mancano ancora 6 per conoscere il nome del Campione 2023 e, se gli equilibri resteranno tali, probabilmente lo sapremo solamente all’ultima prova.


Dopo 11 gare, guidano la classifica a pari punti Eli Tomac e Cooper Webb, entrambi a 248 punti. Il pilota della Yamaha conta 5 vittorie, quello della KTM solamente due, ma è stato il più costante di tutti, salendo sul podio ben 9 volte, con un quarto ed un quinto come risultati peggiori. Tomac invece ha fatto qualche errorino di troppo e quando non è salito sul podio, ha portato a casa un sesto, un quinto ed un ottavo. Chase Sexton, nonostante qualche disarcionata di troppo da pare della sua Honda, ha tenuto botta fino a Indy, quando l’ennesima caduta lo ha relegato al 10° posto. Il pilota “red” ha vinto la successiva di Detroit, poi ha nuovamente sprecato tutto finendo a terra a Seattle quando avrebbe potuto vincere. Il distacco dai primi due è di 22 punti, tanti, ma recuperabili.


Chi dei tre è il più forte? Pensiamo di non errare se diciamo che Eli Tomac probabilmente ha qualcosa in più degli altri due. Il pilota della Yamaha è velocissimo, guida la moto che è uno spettacolo, purtroppo per lui, non azzecca sempre le partenze e con il livello di questa stagione, diventa difficile recuperare.
Che dire di Cooper Webb? Fra i tre è quello che ha cercato di più la costanza, cercando di stare lontano dagli errori, capitalizzando quelli altrui. Due primi e sei secondi posti sono da marcia verso il titolo, che solo un pilota come Tomac è ancora in grado di contrastare.
E Sexton? A tratti pare un fulmine, troppo veloce per tutti, ma forse è troppo al limite. Probabilmente il pilota della Honda, tra prove, qualifiche, manche e Main Events, è caduto in tutti i round e, molte volte mentre era al comando. Decisamente troppo se vuoi giocartela con Webb e Tomac!
Da qui in poi ci aspetta un grande finale di stagione, dove sarà vietato sbagliare.

Gli altri: Ken Roczen è al quarto posto. Con una moto vecchia (nel senso che Suzuki non ha avuto lo sviluppo delle altre marche), ma sicuramente competitiva altrimenti il tedesco non ci correrebbe, sta tenendo a bada molti piloti, che almeno sulla carta dovrebbero “stare davanti”. Invece Anderson, Barcia, Plessinger, Cianciarulo, sono dietro ed anche piuttosto in difficoltà.
Anderson non ingrana, Barcia tra una sportellata e l’altra perde di consistenza, Plessinger ha buttato al vento una vittoria già in tasca, ma naviga solitamente nelle posizioni di rincalzo, Ciancuarulo è fragile come il cristallo.