Conclusa la gara di Anaheim 2, è il momento di tracciare un primo bilancio, sulla stagione appena iniziata, di quello che può essere considerato il campionato più spettacolare del mondo.

Erano molti i punti di domanda in attesa di una primo verdetto alla vigilia della prova di apertura: chi sarà il principale avversario di Stewart? Chad Reed o se stesso? Reed vivrà all’ombra di Stewart o brillerà di luce propria? Chi sarà la rivelazione della stagione?

Alla luce di quanto avvenuto nelle prime tre gare, certamente, non è difficile affermare che l’avversario principale di Stewart è James stesso! Infatti, proprio alla vigilia della terza prova, il campione in carica, causa un ennesimo infortunio al ginocchio già infortunato nel National la scorsa estate, è stato costretto a dichiarare forfait, con molta probabilità, per tutta la stagione 2008. Un vero peccato in quanto James ancora una volta aveva dimostrato di essere, certamente, il più veloce in pista: ad Anaheim 1 dopo una caduta in partenza ha recuperato con una facilità paurosa, viste anche le condizioni infide del terreno, fino al secondo posto poi è giunta la vittoria a Phoenix la settimana seguente.

Questo infortunio agevola, ovviamente, Chad Reed, che ha dimostrato, sin dalla sua prima apparizione in sella al M.Y. 2008, di essere un pilota trasformato e di essere in grado di contendere il titolo a Stewart sino all’ultima gara. A vederlo Chad sembra molto più veloce ed anche più aggressivo sia a livello di performance in pista che a livello mentale rispetto le stagioni passate la sua stagione è cominciata benissimo, con la vittoria ad Anaheim 1 e la lotta corpo a corpo con James a Phoenix, poi ha vinto agevolmente Anaheim 2 e senza Bubba in pista diventa il logico favorito per la vittoria finale.

Tra i piloti stazionari nelle prestazioni va, invece, inserito Tim Ferry: l’ufficiale Kawasaki adesso ha un compito ben più arduo e cioè quello di non fare rimpiangere Stewart (voci di corridoio dicono che il team, in caso di forfait per tutta la stagione indoor, potrebbe contattare come sostituto Travis Preston) così come avvenuto nel National la scorsa estate, ma sinceramente con un Reed così in palla, l’impresa è utopistica.

Chi potrebbe creare grattacapi a Reed, così come già avvenuto nel 2004, potrebbe essere Kevin Whindam che, sempre in sella alla Honda factory del team Factory connection, ha dimostrato di essere in palla in queste prime gare: guardingo nella prova di apertura, ha poi conquistato due convincentissimi podi nelle prove seguenti ed adesso è secondo in campionato.

Tra le delusioni, invece, bisogna includere Vuillemin, Millsaps e Tedesco: i loro risultati sono certamente al di sotto delle aspettative. Il francese ha avuto piccoli infortuni durante la preparazione invernale e quindi non è al massimo della forma, ma sicuramente dal sostituto di RC è lecito aspettarsi qualcosa di più, mentre gli altri due non riescono ancora a concretizzare quell’enorme talento che possiedono.

Delude anche Langston: il fresco vincitore del National non ha raccolto risultati lusinghieri eppure la velocità per stare davanti non gli manca il suo posto è sicuramente il podio e dopo l’abbandono di Stewart aumentano le sue possibilità di centrarlo con assiduità in tutte le prove rimanenti.

Stupisce, invece, Mike Alessi: il ragazzino terribile ha agguantato un holeshot e tre piazzamenti a ridosso del podio con una costanza di rendimento esaltante, considerando anche il fatto che è un pilota più votato al National si vede che la cura De Coster sta dando i suoi frutti.

Tra le rivelazioni vanno annoverati anche Hill e Hansen: il primo aveva fatto vedere già in parecchie heat di essere un pilota veloce ed ha conquistato un esaltante 2° posto ad Anaheim 2 il secondo era dato per finito lo scorso anno dal team Ktm, eppure , risolti i problemi alla schiena, in sella alla Yamaha factory del team Toyota/Gibbs è apparso un pilota costante e capace di finire agevolmente nella top ten.

La classe lites si rivela, al momento, combattuttissima( esaltante la gara di Phoenix) in virtù anche dell’assenza del campione in carica, quel Ryan Villopoto costretto da un infortunio alla spalla a gareggiare nella East Coast.

Dopo le prime tre gare il favorito è certamente Dungey , il più veloce in pista ed anche il più costante nei piazzamenti con 2 vittorie e un secondo posto.

In termini di velocità diversi sono i piloti che potrebbero impensierirlo e cioè Weimer, Hepler e Lawrence che, tuttavia, pagano in termini di costanza di rendimento, vuoi per sfortuna o per rotture meccaniche, permettendo a Dungey di allungare in classifica.

Una menzione per il debuttante Stroupe : ad Anaheim 2 ha conquistato il primo podio della sua giovanissima carriera… segnatevi questo nome per il futuro.

 

 


Chad Reed
Foto AP Trading