Cinque anni fa, Nike aveva iniziato a guardare al mondo del MX con circospezione, indagini di mercato, sondaggi su costi pubblicitari, riders ecc ecc, tanto da tentare di acquisire un marchio già presente, fino a commissionare lo studio e la realizzazione di una linea di abbigliamento tecnico di cui da qualche parte si sono anche intraviste delle immagini.
Per vari motivi, tra cui l´impossibilità a garantirsi un top rider in quanto tutti sotto contratto, il progetto era stato accantonato, anche se solo temporaneamente.
A privavera la decisione di entrare” e quando un colosso del genere decide di investire, lo fa ingaggiando il numero 1.
James Stewart sarà il testimonial di Nike nel Motocross e nelle ultime ore è stato comunicato che anche Ryan Dungey vestirà gli stessi stivali.
Dalle nostre fonti (ma non c´è nessun tipo di conferma, per cui domani potremmo essere benissimo smentiti da un catalogo già stampato), apprendiamo che non è prevista  per il momento, una produzione di questi stivali, segno che, questo colosso ha scelto il Motocross, come vetrina, dove far apparire il marchio per prestigio e su ciò esistono già due tesi contrapposte: qualcuno sostiene che al nostro sport non faccia bene una sorta di “nel Motocross gli ingaggi sono bassi e posso permettermi il numero 1, per cui quando voglio faccio il fondoschiana a tutti e me lo prendo”, che porta un colosso dello sport globale ad offrire ingaggi fuori portata per ogni altra azienda che vive di Motocross, per il semplice gusto di farlo, pur non avendo ritorno, solo perchè il nostro è uno sport “povero” se lo paragoniamo al calcio, basket, football americano, golf ecc., per cui le cifre investite per assicurarsi il top rider sono nettamente inferiori a quelle che percepiscono le star di altri sport.
Altri propendono sul fatto che aziende “extrasettore” che allargano le loro vedute, possono solo far bene alla crescita del Motocross.
La nostra idea ci porta a dare il benvenuto a Nike nel mondo del Motocross, ma solo se veramente interessata a far crescere il nostro sport: aziende storiche e vere proprie icone del nosytro sport come Alpinestars (nel caso di Stewart), Fox, Thor, Answer, UFO, AXO ecc ecc nulla potrebbero se oltre a Nike, colossi come Adidas, Reebok, Puma ecc ecc decidessero di farsi la guarra nel nostro sport e giocarsi i top riders a suon di milioni, solo per il gusto di farsi dispetto…
Credeteci, le cifre che ruotano attorno al MX, sono talmente ridicole per questi colossi globali che, il loro bilancio non verrebbe condizionato dalla vendita di 100.000 abbigliamenti da cross…
Staremo a vedere… Ma saremo ben felici di doverci ricredere!