Si è svolta sabato sul suggestivo lungo mare di Figueira da Foz, in una splendida giornata di sole, la cerimonia di apertura della Sei Giorni di Enduro 2009, uno dei momenti più belli ed emozionanti dell´intera manifestazione, soprattutto per chi partecipa in prima persona all´evento.

Nella sfilata delle Nazioni, infatti, tutti i componenti delle delegazioni hanno la possibilità di essere per qualche ora davanti ai riflettori. I meccanici e lo staff dei servizi, senza i quali, come tiene a precisare Franco Gualdi (Consigliere Federale FMI e coordinatore Nazionale Enduro), “nessun successo sarebbe possibile”, hanno raccolto il meritato applauso del folto pubblico della località portoghese.

Ovviamente i protagonisti sono stati i piloti e, fra loro, gli azzurri sono risultati i più applauditi, probabilmente per via dell´affinità latina con i cugini portoghesi.

Hanno firmato i poster e fatto foto con il pubblico, prima di arrivare sul palco di fronte alle tante autorità locali e adempiere all´ultimo rito ufficiale: quello della consegna del “Vaso d´argento”, conquistato a Serres nel 2008, che il CT Tullio Pellegrinelli ha affidato alle mani dell´organizzatore locale.

Lo scorso anno in Grecia la Maglia Azzurra ha restituito il “Trofeo Mondiale” (vittoria nel 2007 in Cile) ed ha riportato in Italia il premio degli Junior. Chissà che quest´anno, se non sarà doppietta come in Slovacchia nel 2005, non possa accadere il contrario.

La cerimonia di apertura si è conclusa con il consueto spettacolo dei fuochi di artificio sulle note di “Meravigliosa Creatura” di Gianna Nanni, un altro omaggio al nostro paese reso ancor gradito dal suggestivo riflesso delle luci dei fuochi nelle acque dell´oceano.

Il Team Manager dello Junior Trophy Tullio Pellegrinelli traccia un primo della settimana pre gara trascorsa in Portogallo: “I ragazzi hanno visto tutte le speciali e alla fine della settimana avranno percorso a piedi quasi 80 km. Nonostante siano pari a due maratone, sono stati fortunati perchè in altre Sei Giorni si è camminato molto di più! Oltre che fondamentale per scoprire insidie e ostacoli, questo è anche un modo in più per fare gruppo, scambiarsi consigli e suggerimenti, soprattutto per i giovani del Vaso è un´occasione per carpire i segreti dei più esperti”.

Il Commissario Tecnico, Gionni Fossati, ha dichiarato: “I primi due giorni saranno, nel complesso, meno duri di quello che ci aspettavamo. Due saranno le prove più difficili, entrambe sulla sabbia. Si tratta dell´enduro test, speciale sui sette minuti, con una sabbia molto morbida che farà uscire dei grossi canali dove sarà difficile andar forte, e il cross test dove è molto probabile che il terreno sabbioso si rovinerà in fretta. L´altra speciale di enduro, che si terrà su una montagna, non appare assolutamente proibitiva”.

Il CT vuole tenere alta la concentrazione dei suoi e dopo aver rassicurato i ragazzi li mette in guardia dai pericoli che comunque ci saranno:”Dovranno stare attenti alle buche che si formeranno nella prima prova di enduro. Lì il rischio di cadere sarà alto e una caduta, si sa, può compromettere non solo il passaggio cronometrico di una speciale, ma il risultato di un´intera Sei Giorni”.

Uno sguardo, infine, agli avversari più accreditati. Gionni Fossati non ha dubbi:”Come sempre i Francesi, anche se questo tipo di terreni vede favoriti i Finlandesi. Attenzione, infine, agli USA per i quali non si può più parlare di sorpresa, visto che sono un paio di Sei Giorni che vanno già forte”.

Oggi giornata di riposo per tutta la squadra mentre lunedì alle 8.00 locali (-1h rispetto all’Italia) scatterà l’84° ISDE.