Facciamo il primo “Up & Down” della stagione facendo il punto della situazione 2019, con 7 MXGP portati a compimento e 11 ancora da correre.
Le valutazioni sono assolutamente soggettive, possono essere condivise o meno, come sempre non c’è nessuna via di mezzo: o UP o DOWN!

MX2
JORGE PRADO: Praticamente imbattibile! Lo spagnolo ha iniziato la stagione alla grande dominando in Argentina. Una botta in allenamento ha causato un infortunio, gestito sapientemente dal Team che, ben consapevole della superiorità, ha preferito saltare la prova inglese per tornare a Valkenswaard per  inanellare una serie di 1-2 impressionanti, interrotta solo in Francia da Geerts che ha vinto la prima delle due manches. Il pilota del Team De Carli è il più forte, lo sa e solo lui potrebbe perdere il titolo. ASSOLUTAMENTE UP!
THOMAS KJER OLSEN: il danese va forte ma oltre a non essere al livello di Prado, continua a partire male con tutti i conseguenti rischi di correre in rimonta. Ha guadagnato la tabella rossa perché Prado ha saltato una gara, ma nulla ha potuto fare per difenderla. I punti di distacco da Prado sono certamente pochi ma non corrispondono alla realtà. E’ il primo del gruppo degli inseguitori e non sembra minimamente in grado di contrastare la fuga del pilota KTM. Ma non è colpa sua se Jorge è un fenomeno! Una prima parte di stagione comunque da UP!
JAGO GEERTS: in questa stagione ha fatto click e nonostante alcuni errori di irruenza, cresce gara dopo gara tanto che in Francia ha guadagnato il terzo posto in classifica e si è dimostrato il più veloce in pista, raggiungendo e superando Prado in gara 1. Il giovane belga classe 2000, sta correndo una grande stagione! UP!
HENRY JACOBI: al quarto posto in classifica, ma con un distacco già importante anche da Olsen, Jacobi sta correndo una stagione lontano dalle aspettative. Troppo spesso in terra, sta vanificando le ottime prestazioni delle prime due prove. Irruento e troppo spesso oltre il limite ne ha combinate di tutti i colori ed il ritardo in classifica parla chiaro. E’ il nostro primo pollice verso perché avere già 87 punti di distacco da Prado (con una gara in meno) è troppo! DOWN!
MITCH EVANS: arrivato dall’Australia in silenzio cresce gara dopo gara e non fa rimpiangere la partenza di Hunter Lawrence nel team di Livia Lancelot. Il quinto posto in classifica è sicuramente positivo per il giovane Mitch che si trova in un mondo completamente nuovo, su piste sconosciute ma con tanta voglia di fare bene. UP!
BEN WATSON: è uno di quelli che ci aspettavamo di vedere davanti a tutti, lottare o quantomeno cercare di mettere i bastoni tra le ruote a Jorge Prado, invece l’inglese è solo l’ombra del pilota visto la scorsa stagione e sta facendo davvero troppa fatica. DOWN!
TOM VIALLE: ancora una volta in KTM hanno dimostrato di vedere lontano, mettendo sotto contratto il giovane francesino figlio d’arte. Tom è stato uno dei pochi a mettere le ruote davanti a Prado in partenza, è già andato a podio ma sotto l’ala dei tecnici della casa austriaca può crescere a dismisura e lui sembra che sia intenzionato a farlo! UP!
MIX: per tutta una serie di piloti, nulla è cambiato dalla scorsa stagione: ad ogni GP, ad ogni manche, si trovano a lottare gomito a gomito, alternando buone prestazioni a gare in ombra. Davy Pootjes, Adam Sterry sono quelli che si sono messi maggiormente in evidenza a cui va un UP di incoraggiamento, per il lavoro che dovranno svolgere per crescere ancora. Gli altri sono troppo altalenanti per ricevere un’approvazione o una segata!
ITALIANI: vedere Michele Cervellin al 12° posto con quasi 200 punti di ritardo da Prado e, tutti gli altri solo raramente a punti, non può certamente farci felici. Per Michele tutto va storto: se non è lui in giornata “nera”, allora la moto lo lascia a piedi, quando la moto lo asseconda, arrivano gli errori. Certo che un po’ di fortuna per dare una spinta al morale non guasterebbe… “Cerve” non mollare!!! Speriamo in una pronta reazione da parte di tutti gli azzurrini della MX2, ma al momento siamo davvero messi male! Assolutamente DOWN! Lo stimolo potrebbe venire dai risultati di Mattia Guadagnini ed Alberto Forato, in testa alla EMX125 ed alla EMX250. Occhio ragazzi, che questi due arrivano e vi sverniciano!

 

MXGP:
Tony Cairoli & Tim Gajser: li mettiamo sullo stesso piano per le gare che stanno correndo e per le emozioni che ci stanno facendo provare. L’italiano alla ricerca del titolo numero 10 a completamento di una carriera pazzesca, lo sloveno che vuole riscattare una stagione 2018 iniziata con un infortunio che avrebbe fatto smettere di correre in moto chiunque. Che dire di questi due fenomeni? Se le stanno dando di santa ragione ma si rispettano ed a fine gara si fanno sempre i complimenti. Aprono il gas da far paura e sono divisi da soli 10 punti. Cairoli a 311 è partito come una furia approfittando dell’assenza di Herlings. 5 Vittorie nelle prime 6 manches avrebbero segato le gambe a chiunque ma non a Gajser che proprio ad Arco di Trento, dopo averle prese in Olanda, ha spezzato il filotto di Cairoli ed ha corso due manches perfette con il fiato sul collo del siciliano (non deve essere piacevole). Lo sloveno si è dimostrato di ghiaccio ed ha battuto Tony in Italia, supportato da un incredibile pubblico che è arrivato da oltreconfine. Dopo la pausa di un mese, è stato Tony ad essere impeccabile a Mantova, dove Tim è letteralmente rimasto impantanato ed ha sbagliato tanto e troppo. Ma lo sloveno è come un gatto ed ha saputo risorgere sui terreni duri di Portogallo e Francia, mettendo a segno due doppiette che, complici di un weekend transalpino sfortunato per Cairoli, lo hanno riportato sotto.
Da qui alla fine ci aspettano grandi emozioni ed il ritorno di Herlings potrebbe infiammare ancora di più la battaglia. Il team di Giacomo Gariboldi e quello di Claudio De Carli ce la metteranno tutta per supportare i loro piloti per raggiungere il massimo obiettivo.
Due stili di guida totalmente diversi: Cairoli guida leggero, Tim di forza. Due moto molto diverse: KTM austriaca e Honda giapponese, due erogazioni diverse, per due modi di aprire il gas differenti ma egualmente redditizi. Da fuori ci è parso che alcuni errori commessi da Tony siano dovuti ad una KTM un po’ troppo reattiva e nervosa sui terreni duri, mentre la Honda sembra più “docile” e maneggevole. Forse Tony ha adattato troppo la sua “K” per essere imbattibile sulla sabbia? Naturalmente sono solo supposizioni e si sa che dalla tastiera è tutto più facile…
Per tutti e due i piloti, ASSOLUTAMENTE UP! Quando si da il massimo sicuramente si sbaglia ed i due non si sono mai risparmiati.
GLI ALTRI: dopo le considerazioni per i primi due, che non hanno mai lasciato una vittoria di manche agli altri, non abbiamo molto da dire sulla MXGP visto che Paulin al terzo posto è già staccato di 93 punti da Tony e 83 da Tim. Un abisso così come il distacco che i due rifilano quando si trovano vicini e tirano come i matti. Siamo arrivati anche al minuto! In ogni caso Paulin e Desalle sono eterni ed occupano il 3° e 4° posto in classifica, Jasikonis è 5°, Seewer 6°, Tonus 7° ecc ecc. Ognuno ha saputo ritagliarsi il suo momento di gloria, ma quando i primi due hanno “abbassato il frontino” hanno sempre fatto gara a parte.
ITALIANI: finalmente quest’anno non c’è solo Tony! Anche se i risultati sono stati davvero avari di soddisfazioni sia per Alessandro Lupino che per Ivo Monticelli, diverse volte li abbiamo visti tra i top 10 e specialmente Ivo grazie alle sue partenze, è stato più di qualche volta tra i primissimi. Si trovano al 13° e 14° posto in classifica ma il margine di miglioramento c’è eccome. Un bel UP di incoraggiamento!

 

Si ricomincia sabato e domenica dalla Russia, probabilmente con Jeffrey Herlings in pista, anche se non ancora al 100% della forma.