Dal Fangone di Beto Carrero, l “´Up &amp Down” di Enzo Tempestini.

MX1
Christophe Pourcel
Precisione chirurgica nell’affrontare la prima manche, praticamente scorsa al “buio” dopo che erano stati annullati warm up e giro di ricognizione. Il talento di CP377 non è cosa nuova ma vederlo guidare per quarantacinque minuti in piedi sulle pedane è da cineteca. Non commette errori nemmeno in gara 2 e vince il suo secondo GP nella MX1 recuperando terreno su Cairoli.
Convincente

David Philippaerts
Il sud america gli porta bene. Lo scorso anno vinse il GP del Brasile la settimana scorsa è risalito a podio (terzo) dopo il grave infortunio dello scorso anno e a Beto Carrero risale di un gradino e si avvicina di nuovo alla vittoria assoluta.
Ritrovato

Kevin Strijbos
Il “Kid” si ripresenta alle cronache della MX1 dopo le vicissitudini degli ultimi anni, con una prestazione regolare che lo premia con il podio. Il terzo posto di Kevin scaccia parecchi fantasmi dalla sua visione e di certo riporta molta serenità in un campione mancato (per ora). Può ancora rifarsi e se la sua condizione non lo abbandona, i piani alti delle classifiche lo vedranno spesso protagonista.
C’è

Antonio Cairoli
Si deve tornare indietro nel tempo (Inghilterra 2009) per trovare Antonio Cairoli cosi “indietro” nella classifica di giornata di un GP iridato, non compromesso da problemi fisici o tecnici. Il campione siciliano, ha dichiarato apertamente: “nessuna scusa, questa gara è da dimenticare”.  Dopo tre anni un risultato “anomalo” per il suo standard gli è concesso.
Scusato

Davide Guarneri
Il “Pota” non ingrana, ogni gara gli capita qualcosa. Qualche errore di troppo per lui, che lo costringe a un anonimo quindicesimo posto di giornata. Quindicesimo anche in campionato perde progressivamente terreno sulla top ten che potrebbe essere alla sua portata.
Distratto

MX2
Tommy Searle
La voglia di riscatto dopo la sfortuna (e qualche errore) è tanta e Tommy lo dimostra piazzando una “doppietta” impressionante su un terreno quasi impossibile per le piccole MX2. Il britannico recupera molti punti in un solo colpo sul capoclassifica Herlings e riprende vigore in vista della fase centrale del campionato.
Grintoso

Christophe Charlier
Altro stereotipo di “genio e sregolatezza” il francese di Ajaccio (Corsica) coglie il suo primo podio in carriera nel mondiale MX2. La “cura” Rinaldi inizia a dare i suoi frutti e lui li raccoglie nonostante la condizione fisica non ottimale, dopo lo stop d’inizio campionato.
Ottimo e migliorabile

Antonio Butron
Ottimo “scattista” lo vediamo spesso alla testa del gruppo dopo le prime curve, questa volta ha sfruttato al meglio il suo “effetto partenza” concedendosi anche il lusso di guidare la seconda manche per qualche metro. Primo podio nel mondiale, anche per lui e per la Spagna (in MX2).
Torero

Max Anstie
Il suo vero temperamento deve ancora uscire allo scoperto ma, anche se, se ne sono accorti in pochi, Max porta la Honda Gariboldi al miglior risultato da inizio stagione sfiorando il podio (-4 punti). Alla sua seconda stagione in MX2 potrebbe di certo togliersi parecchie soddisfazioni prima della fine dei giochi.
Sornione

Alessandro Lupino
Gara priva di acuti ma anche di “stecche” per l’unico italiano presente in Brasile. Alessandro porta a casa punti preziosi per l’economia del campionato ma non si esalta nel fango carioca e riesce a limitare i danni. La top ten di campionato lo ospita al nono posto ma almeno due posizioni sono a “tiro di schioppo”.
Regolare

Jeffrey Herlings
Sabbiaiolo e specialista dei terreni morbidi questa volta sbaglia l’approccio alla gara e lascia parecchi punti a Searle che ringrazia, e metaforicamente lo accompagna diretto tra le braccia di Valerio Staffelli. “The bullet” esce a testa bassa dalla gara brasiliana e con un muso lungo “così”.
Attapirato

 


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