Dopo le vicissitudini del GP del Messico, travagliato ma andato comunque a buon fine, la “banda” del motocross mondiale si è spostata in questi giorni in Brasile. Una banda capitanata dai solisti KTM Red Bull, Herlings e Cairoli. Il primo “quarto” di stagione è gia negli archivi e già si possono leggere gli spartiti con impresse le prime note musicali di questa stagione 2012.
Note allegre, ritmo di samba per i due capoclassifica che dal primo GP di questa stagione hanno stretto nelle loro mani le tabelle rosse di leader e non danno proprio idea di volerle mollare. Un ritmo che ha permesso ai due di guadagnare punti preziosi a ogni GP e ora si trovano ad amministrare un vantaggio che potrebbe già permettere qualche piccolo passo falso. Ma la samba è un ballo veloce e sia Cairoli che Herlings non sembrano proprio dell’idea di inciampare per strada. Una strada che li vede protagonisti su un altro tracciato da scoprire e i due hanno dimostrato anche in Messico che, se si tratta di improvvisare, ballano meglio di ogni altro.
Proveranno i soliti noti a farli inciampare “suonando” note stonate verso i loro confronti ma di certo non sarà compito facile. I due si sono perfettamente accordati con le loro moto e le rispettive squadre e la potenzialità della “orange band” sembra proprio da disco di platino. Altre “band” cercheranno di essere protagoniste nel paese della samba a iniziare da Clement Desalle che dovrà intonare una gara priva di qualsiasi “stecca” se intende recuperare punti proprio sul “maestro” Cairoli. Samba che invece sembra proprio piacere a David Philippaerts che lo scorso anno vinse il GP del Brasile e che, dopo la prova generale della seconda manche del Messico vinta alla grande su Desalle e Cairoli, proverà di certo a dirigere l’orchestra della MX1. Come da “programma” il solista della situazione, colui capace di improvvisare performance meritevoli del premio oscar, CP 377, potrebbe fare la differenza. Unico neo: questa differenza è come un 45 giri, bifacciale e potrebbe essere positiva quanto, allo stesso modo, negativa. Anche il neoentrato in gruppo, Gautier Paulin è uno che suona bene e lo ha dimostrato, ma l’inesperienza nella categoria per ora lo relega al ruolo di “migliore artista non protagonista”. Anche se all’inizio di stagione, soprattutto nella grande orchestra della MX1, di “suonatori” capaci di grandi acuti ne erano stati indicati molti, alla luce dei fatti e soltanto dopo 4 gare, il lotto sembra restringersi veramente a pochi. 
Pochi che si trasformano in “coppia” se parliamo invece della MX2. Detto di Herlings, “direttore di orchestra” che detta i ritmi a suon di bacchettate per tutti, l’unico in grado di poterlo contrastare sembra sempre di più Tommy Searle. Il britannico ha grandi capacità di “suonare” al meglio la sua Kawasaki Pro Circuit ma ha steccato troppe volte fino ad ora (vedi partenze disastrose e lo “zero” di gara 1 a Fermo) e dovrà rivedere l’approccio allo spartito se veramente vorrà togliere all’olandese il ruolo di “prima donna”. A fare da contro-canto a Herlings c’è sempre il fido scudiero Van Horebeek che, dichiarata seconda guida in seno alla squadra factory KTM, si ritrova al secondo posto in campionato non per caso ma più per demeriti altrui (Searle) che per le sue performance che comunque indicano anche “Jerre” come possibile “migliore artista non protagonista”. Note ancora troppo basse per la truppa italiana. Alessandro Lupino si è presentato in Messico da “solista” a reggere il nostro tricolore giacché gli altri sono rimasti nei nostri confini, forse per accordare gli strumenti in vista delle rappresentazioni in terra europea. Il “Lupo” invece, in Messico c’era e si è portato a casa punti pesanti che gli hanno fatto recuperare una posizione in classifica generale. Ora per lui si tratta di dover ballare la samba nel migliore dei modi per continuare un recupero che lo potrebbe portare verso le posizioni che contano. La musica la conosce, le note della sua Husqvarna sono intonate, non gli resta che prepararsi alle danze!

 

 

 

 

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