Antonio Cairoli, due volte iridato della MX2 250cc, considerato tra i 3 migliori piloti di motocross al mondo ha finalmente ripreso gli allenamenti in moto, dopo l’infortunio ai legamenti del ginocchio sinistro avvenuto nel GP Sudafrica dello scorso 20 luglio. Il collaudo è avvenuto nei giorni scorsi presso il circuito test del team De Carli Red Bull Yamaha a Malagrotta (Roma). Cairoli ha guidato una Yamaha YZF450 versione 2009, moto con la quale debutterà nella classe MX1. Cairoli ha confermato che la prima uscita con la nuova cilindrata sarà a Mantova in occasione del 26°Airoh Starcross in programma il 7 ed 8 febbraio al Tazio Nuvolari. «Il primo test è andato bene, ha spiegato il siciliano, ho ritrovato le mie sensazioni di guida e a Mantova conto di essere pronto per divertirmi e fa divertire i mei tifosi, del resto la pista è perfetta per il mio stile di guida e io non ho mai nascosto di considerarla la mia preferita». Molto soddisfatto della scelta di Cairoli anche il patron del Nuvolari Giovanni Pavesi che ha sottoscritto l’accordo con il pilota e il main sponsor Airoh in occasione del Supercross di Genova «Antonio Cairoli per me è un grande talento, non solo per le sue doti di guida che a Mantova vengono esaltate in maniera esponenziale per le caratteristiche della pista, soprattutto per la sua disponibilità e simpatia con la quale si propone al pubblico. Credo che il sabato sarà il momento migliore per incontrarlo e fotografarlo, per questo abbiamo ideato una formula a paddock aperto ad un costo promozionale». Anche Antonio Locatelli, titolare della Airoh Helmets è molto soddisfatto della presenza di Cairoli a Mantova «Sono un industriale ma anche un appassionato vero di questo sport, amo l’atmosfera e lo spettacolo che ogni anno si crea a Mantova, per questo per il 6° anno consecutivo la mia azienda è presente come main sponsor dell’evento. Sarà un grande confronto e sogno di vedere vincere un pilota Airoh, perché oltre a Cairoli ci saranno tutti i nostri assi Mark de Reuver, Coppins, Rattray e tanti altri».