Il gioco è bello quando diventa imprevedibile. Tutti si aspettavano un’ulteriore affermazione del pilota di casa Benjamin Coisy ed invece, è stato l’italiano Matteo Bonini a cogliere un pieno successo nella quarta prova del campionato europeo supercross 2008. Fin dalle prove cronometrate Matteo ha dimostrato di avere un buon feeling con il tracciato marsigliese e la vittoria della heat 2 ne è stata la prova tangibile. Scattato come un fulmine al via del main event, Matteo ha preso il comando del gruppo fin dalla prima curva e per il resto degli avversari non è rimasto altro che guardare da dietro il parafango posteriore della sua Yamaha. Avversari che comunque hanno provato in tutti i modi di riagganciare Bonini ma senza successo. Alle sue spalle hanno concluso i due fratelli Musquin. Marvin, il più giovane (18 anni) ha concluso al secondo posto mentre il ventiquattrenne Mickael ha occupato l’ultimo gradino del podio disponibile. Serata da dimenticare per il leader di campionato Benjamin Coisy che si è dovuto arrendere ad una serie di cadute. Cadute che lo hanno visto sfortunato protagonista ma non sempre per suoi demeriti. Nella heat 1, un contatto violento con Marrone che ha sbagliato una staccata, con conseguente caduta, gli è costato il “transito” alla last chanche per accedere alla finale. Finale che lo ha visto “stoppato” per ben due volte, Nelle fasi iniziali di gara, in piena rimonta dal decimo posto della prima curva, è stato costretto a perdere posizione a causa della caduta di Izoird che lo ha letteralmente bloccato per lunghi ed interminabili secondi ed inoltre, nell’ultimo giro, ha commesso un errore che dal quarto posto lo ha retrocesso inesorabilmente alla settima posizione finale. Tra il podio e Coisy, si sono inseriti Izoird, quarto al termine, seguito da Valade e Soubeyras.
Raggiante Matteo Bonini al termine della gara. “Una stupenda vittoria cercata fin dal primo giro di prove libere. Sentivo di avere un buon feeling con il tracciato e soprattutto con le partenze. Sono sempre scattato in testa al gruppo grazie al motore fantastico della mia Yamaha che mi ha permesso di poter poi controllare il ritmo ed aumentare il vantaggio sugli inseguitori. Una vittoria arrivata in un momento importante della mia carriera che mi da una grande carica.. ce la voleva proprio!”
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