La stagione dei Supercross ripartirà a fine di questo mese e per la prima volta in Europa non sarà la “solita”, perché quella che si prospetta rappresenta un passaggio importante verso un cambiamento radicale di intendere il Supercross.

Siamo soltanto all’inizio del terzo anno del “SX SERIES”, edizione che si appresta con concretezza di contenuti a definire il nuovo scenario: dalla prova unica del 2005 si è passati alle tre prove del 2006 e alle sei prove per il 2007, oltre 50 sono le richieste di inserimento nella “Grading List” e 250.000,00 EURO il montepremi di quest’anno.

Un certificato di dati oggettivi sulla “voglia” di crescita di un importante campionato di Supercross in Europa.

Già, la voglia… che diventa decisamente una esigenza se si vuole essere completi e quindi più veloci. Così di fronte agli orizzonti di un campionato in continua crescita c’è un Guarneri che si iscrive e Strijbos che intende farlo. Questi sono segnali indicativi perché non arrivano dai “soliti” francesi,  risaputi quali portatori sani di Supercross presente nel loro DNA (e si vede), ma da italiani, belgi spagnoli, tedeschi, che nei loro cromosomi non è “mai” esistito traccia nè di whoops nè di tripli.

La stessa voglia che non poteva mancare al campione europeo di Supercross in carica Antonio Cairoli. Decisamente una buona occasione aderire al campionato per chi come lui in passato non ha avuto modo di praticare “seriamente” questa specialità.

Così per Cairoli e compagni il primo Round a Bologna sarà di quelli da cartello perché ci sarà l’opportunità di confrontarsi anche con un paio di piloti AMA di quelli “tosti”. I loro nomi sono Jason Lawrence (Yamaha USA Corporation) 2° cl. in SX Lites West Coast e Joshua Hill (Yamaha USA Corporation) 3° cl. in SX Lites West Coast: due pezzi da novanta in America, e arriveranno parecchi giorni in anticipo per sistemare a dovere le moto.

Tutto questo impegno è per la vittoria, che già sanno non facile proprio perché al Palamalaguti troveranno ad attenderli soprattutto un irriverente ragazzo siciliano, di Patti, che da lì inizierà la sua avventura con destinazione finale già annunciata e, forse da sempre, scritta nel suo fantastico destino: il Supercross americano.