All’inizio della stagione 2025, almeno sulla carta, gli attori per la conquista del titolo, dovevano essere quattro: Tim Gajser, Jeffrey Herlings, Maxime Renaux e Romain Febvre. Quattro moto e teams differenti, quattro modi di guidare, quattro modi di gestione della gara.
Jeffrey Herlings si è fatto male ancora a fine 2024 ed è rientrato con molto ritardo, Maxime Renaux si è fatto male dopo pochissime gare, Tim Gajser aveva preso il volo ma è caduto fratturandosi la spalla al GP di Svizzera.
Romain Febvre è rimasto l’unico dei favoriti, ma proprio dalla Svizzera, ha trovato sulla sua strada un grande talento, probabilmente il più grande degli ultimi anni, quel 18enne che ha un futuro già scritto e che farà tribolare chiunque si troverà in MXGP nei prossimi 10 anni: Lucas Coenen.
Ad un certo punto della stagione, il francese è andato in sofferenza: il giovane emergente lo batteva ad ogni gara e recuperava punti gara dopo gara. Febvre ha giocato un jolly clamoroso a Lommel, proprio quando il vantaggio era stato annullato. In casa di Lucas Coenen, Romain ha portato a casa un sorpasso devastante che ha piegato le gambe al pilota della KTM: Lucas non è stato più lo stesso e da li in poi ed è uscita l’esperienza del “vecchio volpone” che ha giocato le sue carte in modo perfetto.
Complimenti al nuovo Campione del Mondo della MXGP!
Romain Febvre: “Non so davvero cosa dire. Questo è un momento così emozionante. Il mio obiettivo negli ultimi dieci anni è stato quello di essere di nuovo Campione del Mondo ed ora ho raggiunto il mio obiettivo con Kawasaki. Dieci anni fa ero giovane e non me lo sono goduto, ma questa volta ho intenzione di godermi ogni momento della vittoria. È stato un anno difficile, ma eravamo preparati e ce l’abbiamo fatta. Dopo Lommel avevo solo nove punti di vantaggio e mi sono detto che saremmo ripartiti da capo. Dovevo resettare e lavorare duramente sulla concentrazione perché spesso è più facile attaccare che difendersi. Il mio avversario è stato incredibile: così giovane ed alla sua prima stagione è stato fortissimo e se penso che ha tutta la carriera davanti, non ha già più nulla da dimostrare. Mi godo questo momento e ringrazio Kawasaki, tutto il team KRT, Monster Energy e tutti i nostri sponsor”.



