La primissima ed esclusiva intervista a Glenn Coldenhoff ad un media brasiliano, è stata effettuata dall’amico Thiago Silva, alla guida di ShowRadical.com il sito di offroad più popolare dell’America Latina. Ve la riportiamo interamente e tradotta in Italiano.
Il motocross brasiliano è cresciuto molto nell’ultimo decennio, sia in termini di struttura che di rilevanza globale e sta crescendo esponenzialmente anno dopo anno grazie al supporto della case costruttrici.
SR: Per iniziare la nostra conversazione: quando è stata la prima volta che hai letto, guardato o sentito qualcosa sul motocross brasiliano? Era qualcosa di recente o avevi osservato e notato che “stava succedendo qualcosa di interessante lì”?
Glenn Coldenhoff: “In realtà, è stato da quando Jeremy Van Horebeek gareggia in Brasile. Ha pubblicato alcuni video su Instagram e da lì ho iniziato a seguirlo un po’ di più. Si vede e si percepisce la passione dei fan e del settore. Piste fantastiche e tantissimi fan.”
SR: Ho letto interviste in cui hai menzionato di aver ricevuto offerte per correre nell’AMA Motocross. Per noi latinoamericani, è comune vedere piloti europei andare negli Stati Uniti, ma improvvisamente lo scenario sta cambiando. E onestamente, sei il nome più importante finora ad aver lasciato la struttura europea per correre nel nostro campionato nazionale. Cos’ha davvero pesato su questa importante decisione? L’offerta finanziaria? Il calendario più compatto? La nuova sfida? Il livello del campionato? Cosa ti ha davvero motivato?
Glenn Coldenhoff: “È stata una combinazione di tutto. Penso che il campionato ed il settore stiano crescendo molto in America Latina e, fin dall’inizio, ho percepito la motivazione e l’entusiasmo del team e della casa madre. I team vogliono investire in questo sport e offrire un giusto compenso ai piloti. Ero anche alla ricerca di una nuova avventura dopo così tanti anni in MXGP. Sono entusiasta di imparare nuove piste, conoscere nuove persone, la cultura e il Paese.”
SR: Di solito dico che ci sono due principali stili di motocross al mondo: quello americano e quello europeo. Ma con la crescita globale del Brasile, penso che ora possiamo parlare di tre stili completamente diversi, perché il Brasile ha un clima, un terreno e una geografia molto particolari. Hai studiato le condizioni del Brasile? Il tipo di terreno, il clima, lo stile dei tracciati? E come ti stai preparando a questo adattamento, che anche i migliori piloti statunitensi soffrono quando vanno in Europa, e viceversa.
Glenn Coldenhoff: “È una domanda interessante. Non ho mai corso sui tracciati del Campionato Brasiliano, quindi sarà tutto nuovo. E il formato è un evento di un solo giorno, quindi dovrò adattarmi rapidamente. Sarà una sfida, ma è anche bello correre su piste nuove dopo così tanti anni. La scorsa settimana ho guardato tutte le gare del Campionato Brasiliano 2025, quindi quello è stato il mio primo passo nella preparazione. Inoltre, spero di abituarmi al clima nel corso della stagione. Nei GP abbiamo avuto gare molto calde e umide, quindi ho esperienza in questo senso. Penso che diventerà più facile con il passare dell’anno.”
SR: A proposito della struttura: il Brasile ha team molto forti, con supporto ufficiale e una struttura solida. Non abbiamo ancora moto completamente ufficiali come quelle dell’AMA o dell’MXGP, ma i teams di punta possono essere paragonati a team satellite provenienti da Stati Uniti ed Europa. Quali sono le tue aspettative riguardo alla moto e alla struttura che avrai qui? E cosa ritieni essenziale per arrivare fiducioso alla lotta per il titolo?
Glenn Coldenhoff: “Lo scoprirò nelle prossime settimane. Il team mi ha detto di avere una moto forte e competitiva, quindi è già incoraggiante. Allo stesso tempo, sono molto esigente quando si tratta di assetto della moto e, nella mia carriera, ho guidato le migliori moto possibili, quindi i miei standard sono elevati. Ma so che non posso aspettarmi esattamente lo stesso in Brasile. Ho comunicato al team le mie preferenze in materia di assetto e sono sicuro che faranno del loro meglio per soddisfarle.”
SR: Durante la tua carriera, c’è stato qualche pilota brasiliano che ti ha attirato l’attenzione? Qualcuno che hai visto nel Campionato del Mondo, nel Supercross o anche qui in Brasile?
Glenn Coldenhoff: “Sì, certo! Ho visto le prestazioni di Enzo Lopes nel Supercross statunitense e anche di Fábio Santos nelle gare in Brasile. Sono entrambi molto forti e talentuosi! Sarà divertente gareggiare con loro in Brasile!”
SR: Ora, parlando del tuo nuovo team: Wellington Valadares, il tuo team manager per il 2026, è una delle figure più importanti dell’industria off-road brasiliana. Il vostro primo incontro è avvenuto al MXoN 2025 negli Stati Uniti, e da lì il progetto ha iniziato a prendere forma. Com’è stato quel primo contatto? Cosa ti ha dato la fiducia necessaria per prendere sul serio la proposta? E te lo diciamo subito: molti stranieri che hanno corso con Wellington sono diventati praticamente “parte della famiglia”. Alcuni sono persino tornati parlando portoghese (ride). Sei pronto per questo?
Glenn Coldenhoff: “Sì, ci siamo conosciuti al MXoN. Abbiamo avuto un’ottima conversazione ed era molto entusiasta e motivato. E, come hai detto, da quel momento mi sono sentito già parte della famiglia. Sarò felice di imparare il portoghese, ahahah, e sei tu che dovresti aiutarmi, amico!”
SR: Sei riconosciuto in tutto il mondo come uno specialista della sabbia, una caratteristica tipica dei piloti della tua regione, i Paesi Bassi. Ma in Brasile, circa il 70% delle gare si svolge su piste sterrate dure e compatte, completamente diverse dai circuiti sabbiosi europei. Pensi che potresti avere qualche difficoltà all’inizio rispetto ai piloti locali cresciuti su questo tipo di terreno? O credi che la tua esperienza in MXGP ti permetterà di adattarti rapidamente e di imporre il tuo ritmo su qualsiasi pista?
Glenn Coldenhoff: “Penso che i piloti brasiliani abbiano un leggero vantaggio perché sono abituati a questo tipo di terreno. Nei GP siamo abituati a tracciati differenti e a diversi tipi di terreno, quindi devo assicurarmi di prepararmi per queste nuove condizioni. Spero di poter correre su alcune piste brasiliane già a gennaio 2026.”
SR: L’anno scorso abbiamo visto due profili di stranieri in Brasile: Stephen Rubini, che ha vissuto nel Paese per l’intera stagione, e Jeremy Van Horebeek, che è venuto solo durante le settimane di gara. Avete già parlato con il vostro team dell’approccio che intendete adottare? E se vinceste il campionato e si presentassero nuove opportunità, c’è la possibilità di vivere in Brasile, come fece lo spagnolo Carlos Campano anni fa?
Glenn Coldenhoff: “Il piano è di viaggiare solo per le gare. Non ho pianificato nulla oltre questa stagione, quindi vedremo come andrà. Ma non credo che vivremo in Brasile con la famiglia, almeno non per ora.”
SR: Hai ottenuto risultati storici – vittorie in MXoN, GP, podi in MXGP – e ti sei costruito l’immagine di uno dei piloti più costanti dell’ultimo decennio. Ora stai iniziando una fase completamente nuova, lontano dall’Europa, alla guida di un progetto innovativo in Brasile. Qual è la tua vera ambizione per il 2026? Arrivi più per l’esperienza o con la mentalità di un campione, per provare a vincere tutto ciò che ti capita tra le mani?
Glenn Coldenhoff: “Continuerò ad allenarmi come mi sono allenato per l’MXGP. Come atleta, penso che l’obiettivo sia sempre vincere, ed è quello che cerco.”
SR: Per concludere, Glenn: quale messaggio vorresti lasciare ai tifosi brasiliani che ti stanno già accogliendo come uno dei più grandi piloti internazionali a gareggiare nel nostro Paese?
Glenn Coldenhoff: “Grazie per avermi fatto sentire così benvenuto. Non vedo l’ora di incontrarvi tutti alle gare!”
ShowRadical.com è il più importante sito di Offroad brasiliano ed il più popolare dell’America Latina. La pubblicazione di questo articolo è autorizzata. Potete trovare l’intervista a questo link.






