“Up &amp Down” dal GP di Francia, a cura di Enzo Tempestini: “Storm” sa che il nostro formato grafico non prevede foto all´inizio del testo, ma questa volta ci ha convinti ad una “forzatura” che non ci ha fatto sudare per il lavoro, ma per la foto… Sabato caldo e domenica vento. Le monsterine si svestono e il vento le rinfresca. Per la gioia di tutti i maschietti (fotografi compresi), Enzo ci ricorda che sono “DA BERE TUTTE D´UN FIATO!” Ormai il tormentone MX dell´estate è partito… Voi cliccatele per… ingrandirle…

MX1
Antonio Cairoli

Passa dalla mezza disfatta del Brasile al trionfo della Francia con una naturalezza simile a quella con la quale guida la sua KTM 350.  Il sabato “combatte” con il tracciato e l’assetto della moto ma la domenica innesta la “settima” e porta a casa la seconda doppietta della stagione. Sul campo di battaglia del “nemico” canta l’inno di Mameli dal gradino più alto del podio e guadagna punti preziosi.
Impeccabile

Christophe Pourcel
Dopo il Brasile sperava di certo in una sorte migliore nel GP casalingo. Oltre che con Cairoli “sbatte il muso” anche con Paulin che con irriverenza lo sorpassa duramente in gara 1 irritandolo e facendogli dire “non mi sta simpatico per niente ma vado avanti lo stesso”. Il “galletto” non perde l’aggressività. Ne vedremo delle belle.
Nervoso

Gautier Paulin
Prova in tutti i modi a rimanere attaccato al “treno” Cairoli ma non ci riesce. Nella prima manche Antonio non lo lascia avvicinare, nella seconda forza troppo la mano e scivola regalando seconda posizione in gara e sul podio al suo connazionale Pourcel.
Combattivo

Clement Desalle
In Francia voleva di più ma si è dovuto accontentare di fare il “quarto” incomodo a causa della maggiore velocità di quelli che lo hanno preceduto. Alla fine del GP il solito “musone” del belga faceva capire bene che il risultato non l’ha soddisfatto.
Attapirato

David Philippaerts
La pista di Saint Jean è una di quelle dove David si è sempre dimostrato un osso duro per tutti. La sua velocità in pista non si discute ma commette un errore al via della prima manche che gli condiziona il risultato. Nella seconda attacca a testa bassa ma deve cedere ai francesi e a una gomma posteriore “ballerina”.
Attaccante a caccia del “goal”

Davide Guarneri
Solita gara anonima per Davide. Al Nazioni aveva fatto “scintille” su questo circuito. In gara si è perso a centro gruppo. Non parte male ma alla distanza cala troppo il ritmo rispetto agli avversari. In gara 1 ci mette anche una scivolata. 
E l’ora della sveglia !

MX2
Jeffrey Herlings
Vince il GP sul “durone” della Francia e forse non ci credeva nemmeno lui. Vince la prima manche ma, macchia la sua prestazione con la manovra che costa la caduta a Tonus a dimostrazione del suo genio e della sua sregolatezza. Nella seconda si accontenta del secondo posta anche se è sembrato non in grado di contrastare Searle.
Ingenuo

Tommy Searle
Le partenze sono il suo tallone di Achille. In gara 1 riesce a scattare oltre il ventesimo posto e nonostante la sua velocità in pista la sua rimonta non può che stopparsi al terzo posto. Vince alla grande gara 2 sfruttando anche la voglia di dimostrare che non è secondo a nessuno.
“Incazzato” con lui e con tutti gli avversari

Jeremy Van Horebeek
A questo punto del campionato e sul tracciato di Saint Jean nemmeno i migliori propositi personali potevano suggerirgli di conquistare l’ennesimo podio e di mantenere il terzo posto in campionato. “The Jerre” non delude la fiducia di Everts che lo ha voluto ancora nel team ufficiale.
Felice

Jordy Tixier
Sta facendo passi da gigante. Il francese voluto nella squadra factory un po’ a sorpresa, sta dando ottimi frutti e non tarderà a dare la zampata vincente in una cilindrata che propone ogni anno nuovi nomi e soprattutto nuovi francesi.
In arrivo

Alessandro Lupino
Tracciato adatto alle sue caratteristiche e a quelle della sua Husqvarna. Qualifica ottima e partenza della prima manche da dimenticare. Prende una serie di sportellate alla prima salita che lo portano oltre il quindicesimo posto e nella rimonta trova un contatto con Vandueren che gli si incastra nella ruota posteriore facendolo volare fuori la rete. Alla ripartenza si piazza tra i primi del gruppo (doppiato) e stacca dei giri veloci da paura al pari di Herlings e Searle. In gara 2 tiene bene e conclude sesto.
Deve crederci di più

Italiani
Siamo alle solite o meglio, non ci siamo. Un tracciato molto simile ai nostri dove i nostri non si sono visti. Il potenziale dei giovani italiani c’è ma rimane invischiato nelle retrovie forse anche per troppo timore reverenziale nei confronti di avversari che presi singolarmente potrebbero tranquillamente mangiare la polvere. Per mangiare bene in questo campionato ci vogliono grinta, determinazione e attributi.
Fuori le palle che è ora!