di TC222 Media.

Il Gran Premio di Garda-Trentino, ultimo round del 2020 del Campionato del Mondo FIM di Motocross, ha chiuso questa stagione complicata dalla pandemia di Corona virus. Antonio Cairoli, ancora una volta è riuscito a regalare delle prestazioni straordinarie, raggiungendo nuovi incredibili traguardi. Il pilota del team KTM Red Bull Factory Racing, al suo diciassettesimo Mondiale, ha chiuso la stagione terzo, conquistando per la quattordicesima volta un posto sul podio iridato, avendo all’attivo nove titoli di Campione del Mondo (2005-2007-2009-2010-2011-2012-2013-2014-2017), tre secondi posti (2006-2016-2018) e due terzi (2004-2020). In questa travagliata stagione, Tony ha raggiunto l’incredibile traguardo dei 10.000 punti in carriera, delle 500 partenze, dei 250 Gran Premi disputati e delle 17 stagioni consecutive chiuse con almeno una vittoria. Purtroppo l’ultimo atto della MXGP 2020 non è andato come sperato e i problemi fisici, uniti ad un incidente al via di gara due, hanno tolto a Cairoli la possibilità di difendere il suo secondo posto in classifica. Venticinquesimo nelle prove libere e successivamente diciannovesimo nelle cronometrate, il siciliano non è riuscito a trovare il giro veloce su una pista resa insidiosa dalla grande quantità di acqua con la quale il terreno è stato annaffiato, diventando un pantano. Partito comunque ottavo al via di gara uno, Tony ha recuperato due posizioni nel corso della manche, terminando la prima frazione sesto. Scattato perfettamente al secondo start, ottenendo l’hole-shot, è stato costretto al ritiro nel corso del primo giro a causa di un contatto al via con un avversario che ha danneggiato irrimediabilmente la sua KTM 450 SX-F. I 15 punti della prima manche permettono a Cairoli di terminare dodicesimo assoluto l’ultimo GP dell’anno.

Tony Cairoli: “È la quattordicesima stagione in cui finisco sul podio di un campionato del mondo e ne sono felice ed è davvero sorprendente dopo così tanti anni di gare. Tim [Gajser] era molto difficile da battere quest’anno e dopo la Lettonia il mio ginocchio è peggiorato ogni volta. Non potevo allenarmi o correre, cosa per me fondamentale. Ho perso un po’ di forma fisica e anche un po’ di fiducia perché quando la pista diventa pericolosa e scivolosa – come era qui stamattina nelle prove cronometrate – devo rallentare per “sopravvivere”. Questo non è stato un bene per le gare di oggi perché ero largo in partenza e il via della seconda manche non poteva andare peggio. Abbiamo perso il secondo posto finale ma siamo a posto e proveremo ad andare avanti per il prossimo anno.”