Davvero una bella gara!

Sabato siamo stati a Ginevra in occasione del Monster Supercross valevole come penultima prova del SX Tour.
La prima volta che ci recammo ad un supercross in Svizzera, fu anni fa per incontrare “The King” Jeremy McGrath, questa volta per vedere in azione in un palazzetto, anche se solo da ambasciatore, “The Goat” Ricky Carmichael.
Il parterre proposto dall’efficientissima organizzazione svizzero-francese aveva dei nomi altisonanti, Marvin Musquin, Jason Anderson, Justin Brayton (fresco vincitore del campionato australiano di Supercross) e Josh Hill (in azione con la nuovissima moto elettrica ALTA) per il supercross, Levi Sherwood, Taka Higashino, Viky Golden, Edgar Torrontaeras e Mat Rebaud per il Freestyle.
Siamo arrivati al palazzetto circa a metà pomeriggio, nonostante gli spettacoli iniziassero verso le 20.00 di sera, ma il tempo, grazie agli spettacoli proposti, agli stand espositivi, musica e autograph session, è volato via piacevolmente.
Non ci siamo fatti mancare un consueto giro all’interno del paddock, che è stato allestito in una parte nascosta del palazzetto accessibile solo agli addetti ai lavori, l’organizzazione ha però pensato anche al pubblico che poteva infatti scrutare le moto ed i meccanici dall’alto grazie ad una tribuna panoramica.
Particolare interesse lo abbiamo riscontrato nella moto numero 25 di Marvin Musquin, che era equipaggiata con ammortizzatore e forcelle diverse rispetto quelle che si vedono nel MXGP, pinze del freno speciali, scarico Akrapovic con giro del collettore più dritto, in pratica l’unica assieme a quella di Anderson, davvero 100% ufficiale.
Tra gli altri, Brayton ha utilizzato una moto di serie equipaggiata con sospensioni, scarico e frizione (Rekluse) portate dagli USA e RC con una moto di serie dotata solo di scarico e grafiche.
Totalmente modificate le moto dei Freestyler con manubri, pedane, casse filtro e selle molto lontane da quelli di serie. Particolare vedere come alcuni abbiano modificato la leva del cambio portandola o più in alto o addirittura levandogli il puntale. Simpatica Viky Golden che, per ottenere un look total black ha pensato bene di ricoprire le plastiche della sua Suzuki con del nastro americano nero.
Una nota a parte va fatta per la Alta di Josh Hill. La moto elettrica da Supercross monta un forcellone e ammortizzatore di derivazione KTM, ed un telaio con basamento piuttosto ampio utile a contenere il motore; strano notare che nel suo box, la comune tanica di benzina ha lasciato spazio ad un’ingombrante carica batteria.

Molto disponibili i piloti, in special modo la Star Ricky Carmicahel che, libero da stress da competizione, ha trascorso tutto il pre-gara ridendo e scherzando con fan e tifosi e giocando con i ragazzini della 65 con cui ha percorso alcuni giri di pista.
Verso le 20.00 come da programma, il pubblico si è potuto accomodare nei posti rigorosamente numerati per assistere allo spettacolo, iniziato con delle coreografie coinvolgenti e davvero particolari.
Le gare sono iniziate con la MX2 ed a seguire i big della SX1.
I big hanno subito fatto vedere che, seppur senza valore di campionato, per loro la vittoria era fondamentale e così sia Marvin Musquin che Jason Anderson si sono imposti con facilità nelle proprie Heat, specialmente JA21 partito ultimo.
Spettacolare e divertente la sfida 1vs1 tra Carmichael e Hill che hanno duellato e raccolto gli applausi degli oltre 200000 presenti. Emozionante da appassionato vedere Rc4 che, seppur fuori forma fisica, ha dimostrato una dimestichezza con la moto ed una velocità davvero impressionante, specialmente sulle lunghe whoops.
Nelle gare d’oltralpe rimane parte integrante del programma lo show frestyle, ed infatti, con un pubblico caricato a molla dai coinvolgenti speaker, i funamboli del FMX hanno fatto il loro ingresso in arena con il whip contest a cui hanno partecipato anche Carmichael e Hill. Sherwood e Higashino da pelle d’oca ma anche RC4 e la giovane Viky Golden non si son certo tirati indietro.
Dopo le due Last Chance e un po’ di spazio libero per sistemare la pista, si sono schierati i piloti MX2 per la finale. Splednida partenza del padrone di casa Auberson che ha condotto per metà gara lasciando poi strada al rimontante Do ed a Irsuti. Presente anche Morgan Lesiardo, che dopo una partenza nelle retrovie non ha trovato grandi spunti sul difficile tracciato ginevrino.
Prima della finale MX1, spazio ancora al FMX con il best trick e qui, “numeri” davvero da lasciare senza fiato, su tutti il doppio backflip senza mani eseguito magistralmente da Levi Sherwood.
Nemmeno il tempo di riprendere fiato che il cancelletto era già occupato dai piloti MX1. Partenza fulminea di Anderson seguito da Musquin. I due alzano il ritmo ed il terzo, Soubyeras, già dopo alcuni passaggi registrava parecchi secondi di distacco. Musquin è più veloce sul circuito, ma Anderson interpreta meglio le whoops impedendo al rivale l’affondo decisivo per diversi giri fino a quando, in una curva, il pilota husqvarna perde il posteriore e scivola, lasciando al francese l’ennesimo successo di questo fine 2017. Male Brayton che recupera solo nel finale il gradino più basso del podio. Bene invece Pellegrini.
Terminata la gara, musica, pon pon girls e effetti coreografici, hanno accolto i tre sul podio posizionato sul finish line.
Le considerazioni sulla sempre evidente differenza tra stile di guida europeo ed americano nel supercross, su come un pilota, seppur fuori forma come Carmichael, possa lo stesso andar così forte e su come il GENEVE SUPERCROSS sia ormai a livello di nomi, spettacolo e organizzazione l’evento clou dell’autunno europeo ci hanno fatto compagnia nel viaggio di ritorno.
Appuntamento a Dicembre 2018.

CLASSIFICHE
Venerdì
1. Marvin Musquin (KTM) 10:07.391; 2. Jason Anderson (Rockstar Energy Husqvarna Factory Racing) 10:11.425; 3. Justin Brayton (Honda) 10:26.400; 4. Cedric Soubeyras (Suzuki) 10:41.195; 5. Thomas Ramette (Suzuki) 10:43.463
Sabato
1. Marvin Musquin (KTM) 9:57.869; 2. Jason Anderson (Rockstar Energy Husqvarna Factory Racing) 10:00.443; 3. Justin Brayton (Honda) 10:23.088; 4. Cedric Soubeyras (Suzuki) 10:27.468; 5. Adrien Escoffier (Husqvarna) 10:31.075

 

QUALCHE FOTO DELLA SERATA