Sotto un sole cocente che ha fatto salire la temperatura fino a sfiorare i 40 gradi, ma che non ha scoraggiato le svariate migliaia di spettatori che si sono riversati sul rinnovato circuito faentino, si è verificato un evento mai accaduto nella storia del motocross. La vittoria di due fratelli in due diverse classi nella stessa prova del mondiale e in sella alla stessa marca di moto, la Kawasaki. La cosa è riuscita ai fratelli Christophe e Sebastien Pourcel che si sono aggiudicati rispettivamente la classe MX1 e la classe MX2 della decima tappa del torneo iridato  svoltasi ieri a Faenza.

Il campione in carica della MX2 Christophe, del team GPKR è salito sul gradino più alto del podio in funzione di un secondo posto nella prima frazione e alla vittoria nella seconda. Il transalpino ha avuto come grande rivale il siciliano e attuale leader del campionato Tony Cairoli (Yamaha – De Carli) che ha vinto la prima manche dopo una lunga rincorsa, cosa che non è riuscito a fare nella seconda a causa di un pessimo avvio che lo ha costretto a una lunga e faticosa risalita, fino ad arrivare alle spalle del francese, ma a quel punto le energie erano finite, anche a causa del grande caldo e così l’azzurro ha preferito non rischiare e conservare la piazza d’onore, cosa che gli ha garantito di mantenere invariato il vantaggio di 102 punti che ha su Pourcel.

Sull’ultimo gradino del podio, grazie a due terzi posti è salito il sudafricano Tyla Rattray (KTM). Quarto e quinto posto, rispettivamente per il francese Pascal Leuret (Honda) e per il portoghese Rui Goncalves (KTM).

In questa classe a punti anche Davide Guarneri (Yamaha), mentre hanno chiuso in ritardo Matteo Bonini e Deny Philippaerts.

Nella MX1 doppietta del fratello maggiore Sebastien (Pourcel) che si è aggiudicato entrambe le manche con una netta superiorità sul neozelandese e capoclassifica del mondiale Joshua Coppins (Yamaha Team Rinaldi), penalizzato sempre da brutte partenze che lo hanno costretto a forsennate e fruttuose rimonte. Sul podio per la prima volta dal suo ritorno in Europa anche lo statunitense, Mike Brown (Honda) che ha lasciato dietro di se il britannico Billy Mackenzie (Kawasaki) e lo spagnolo Jonatan Barragan (KTM).

Da segnalare la prova dell’italiano di origine belga David Philippaerts (KTM) che ha chiuso decimo assoluto grazie al sesto posto in gara uno, mentre purtroppo in gara due dopo un ottimo avvio che lo ha visto anche condurre la corsa, ha via via perso terreno sino a chiudere quindicesimo. Gli altri italiani: Alex Salvini (Yamaha) quindicesimo, Cristian Beggi (WRM) diciottesimo, Alessio Chiodi (Aprilia) ventitreesimo. 

La gara è stata perfettamente organizzata in soli due mesi dal Moto Club Faenza in collaborazione con la DBO, società che cura l’immagine dei gran premi in Italia.

Il poco tempo a disposizione, a seguito della rinuncia del Sud Africa, ufficializzata in occasione del Gran Premio d’Italia di Mantova.

Il Monte Coralli non ospitava un Gran Premio della classe regina dal lontano 1993.

Prossimo appuntamento il 29 luglio a Loket nella Repubblica Ceka.

CLASSIFICA MONDIALE:

Classe MX2 – Cairoli (I) 486, Porcel C. (F) 384, Rattray (RSA) 358, Searle (GBR) 311, Lauret (F) 304

Classe MX1 – Coppins (NZL) 445, Ramon (B) 338, Porcel S. (F) 285, Philippaerts (I) 278, Barragan (E) 272


CRONACHE GARE
   

MX2 Gara uno

Davanti a un pubblico entusiasta che è stato un importante valore aggiunto, Tony Cairoli assecondato perfettamente dalla sua Yamaha gestita da team De Carli, ha colto l’ennesimo successo di questa trionfale stagione.

Il siciliano ha preceduto l’eterno rivale e campione del mondo in carica Christophe Pourcel (Kawasaki – GPRK) che per la prima metà della gara ha anche condotto la corsa.

Nulla da fare per gli altri protagonisti della manche che sin dall’abbassarsi del cancello hanno dovuto alzare bandiera bianca di fronte allo strapotere dell’azzurro e del transalpino.

Già al via Cairoli parte a razzo con in scia Pourcel e l’altro francese Marvin Musquin (Kawasaki) poi a seguire il portoghese Rui Concalves e il sudafricano Tyla Rattray (KTM – Red Bull Racing).

Cairoli sembra riuscire ad allungare immediatamente ma poi a metà giro rallenta, tanto che si ha la netta impressione che favorisca il sorpasso di Pourcel, spiegherà poi che non si fidava inizialmente del terreno e ha preferito vedere davanti il francese. L’azzurro si installa alle spalle del battistrada e non lo molla anche se al sesto giro il vantaggio dell’iridato sale a 4 secondi, ma Cairoli fa cenno agli uomini del team che è tutto ok e infatti da questo momento in poi inizia la rincorsa che corona a metà del decimo passaggio, quando, salutato dal boato dei tantissimi sostenitori, tutti rigorosamente con la maglia azzurra e la targa 222, passa a condurre le danze e vi resterà fino la bandiera a scacchi.

Intanto alle spalle della coppia di testa c’è lotta per l’ultimo gradino del podio fra il francese Nicolas Aubin (Yamaha – Ricci Racing), in netto recupero dopo un inizio lento e Rattray che però nella seconda parte della gara riesce a prendere qualche secondo di vantaggio che amministrerà fino la fine.

Lo sventolare della bandiera a scacchi mette fine alla gara svoltasi sotto un sole cocente e sentenzia la vittoria di Cairoli, davanti a Pourcel e Rattray, poi nell’ordine il terzetto francese formato da Aubin, Lauret e Musquin.

Gara sfortunata per Davide Guarnieri che dopo essere stato a lungo in zona punti è scivolato ed è stato costretto al ritiro a sei giri alla fine. L’altro azzuro Matteo Bonini ha chiuso ventunesimo.

 

MX2 Gara due

Dopo la vittoria del fratello Sebastien in gara uno della MX1, Christophe Pourcel lo ha subito imitato nella seconda frazione della MX2 e così si è aggiudicato il Gran Premio di Faenza della classe minore.

Il francese ha vinto gara due in funzione di un’ottima partenza e del contemporaneo pessimo inizio di Cairoli che è sfilato oltre la decima posizione subito dopo il via. Il siciliano si è gettato in una forsennata rimonta, tanto che già al primo passaggio è transitato sesto dietro al battistrada e a Rattray, Paulin, e all’altro azzurro Guarnieri.

Il campione in carica allunga sugli inseguitori, mentre Cairoli dopo aver superato Guarnieri al quarto giro si getta all’inseguimento del sudafricano con il quale ingaggia un lungo duello che si concluderà alla metà dell’ottava tornata a favore dell’azzurro.

Il pubblico si fa sentire e incita il portacolori Yamaha che per alcuni passaggi prova ad avvicinare il fuggitivo sino a portarsi a sette secondi, ma i minuti passano velocemente e Cairoli si rende conto che non ha più tempo a disposizione per portare a termine la grande rimonta e così tira i remi in barca, lasciando al transalpino la vittoria del gran premio.

Dietro Cairoli, che con i punti guadagnati lascia invariato il vantaggio che ha in classifica mondiale nei confronti del francese, ben 102 chiudono Rattray, Lauret e il britannico Tommy Searle (KTM) che nel finale ha avuto la meglio su Guarneri. Da segnalare la bella prova di Matteo Bonini a lungo in zona punti, prima del crollo fisico che lo ha costretto al ritiro.

 

MX1 Gara uno

E’ poi la volta della prima manche della classe MX1, gara attesissima per la presenza del pilota che ha abitatato nella vicinissima Imola sino a pochi mesi fa, stiamo parlando di David Philippaerts, pilota ufficiale Ktm Red Bull che al momento si trova in terza posizione in classifica, ma è lo statunitense Mike Brown (Cas Honda) a partire più velocemente di tutti all’abbassarsi del cancelletto, anticipando il francese Sebastien Pourcel (Team Gpkr-Kawasaki), il belga dell’Aprilia ufficiale Cedric Melotte poi costretto al ritiro per problemi fisici, quindi il connazionale Ken De Dycker (Cas Honda) e David Philippaerts, mentre il neozelandese leader di campionato Joshua Coppins (Yamaha Motocross Team) transita undicesimo al primo passaggio.

Alex Salvini (Yamaha-3C), Cristian Beggi (WRM), Alessio Chiodi (Aprilia) e Cristian Stevanini (Yamaha) transitano dopo la decima posizione. Al quarto passaggio è Pourcel a subentrare alla guida del gruppo, mentre Philippaerts sale sino al quarto posto e sembra intenzionato a salire ancora quando è il progressivo Coppins a rovinare la festa non solo all’ufficiale Ktm ma anche a Brown e De Dycker  che vengono superati uno dietro l’altro dal pilota di Rinaldi. La corsa in testa del transalpino si conclude vittoriosa al ventiduesimo passaggio, nello stesso momento in cui le speranze dell’inseguitore neozelandese di salire ancora un gradino vengono infrante dalla bandiera a scacchi del direttore di gara Andrea Barbieri. Terza piazza, dunque, per De Dycker davanti a Brown e Barragan che aveva poco prima superato il nostro acclamatissimo David Philippaerts.

In zona punti con il quattordicesimo e quindicesimo posto il bolognese Alex Salvini e l’emiliano Cristian Beggi. Al ventesimo posto chiude il bresciano ufficiale Aprilia, Alessio Chiodi, a due lunghezze dal veronese Cristian Stevanini (Yamaha-Moto Race Team).

 

MX1 Gara due

Avvio più vibrante per i nostri colori in questa seconda manche dove a scattare per primo all’abbassarsi del cancelletto di partenza è l’attesissimo David Philippaerts (Ktm Red Bull)  sotto l’urlo del numeroso pubblico presente a questo eccezionale evento iridato. Dietro al pilota imolese sono scattati il transalpino Sebastien Pourcel (Ktm Gpkr Team), il neozelandese del Team Yamaha Motocross Team, Joshua Coppins, il britannico Billy Mackenzie (Kawasaki Racing Team), lo statunitense Mike Brown (Cas Honda), lo svizzero Bill Julien (Honda Martin), il belga Steve Ramon (Suzuki Wmx). Undicesimo al via il felsino Alex Salvini (Yamaha 3C) davanti al bresciano Chicco Chiodi (Aprilia), mentre più dietro il veronese Christian Stevanini (Yamaha Moto Race) e Cristian Beggi (Wrm Moto Race). L’acclamatissimo Philippearts ha tentato in ogni modo di restare al comando della corsa ma al quinto passaggio, dopo insistenti pressioni subite dal suo più diretto inseguitore ha dovuto cedere il passo a Pourcel il quale ha iniziato una corsa solitaria sino alla bandiera scacchi, giunta al ventiduesimo passaggio. Dietro al vincitore hanno cercato il gradino intermedio del podio prima l’imolese poi il progressivo Coppins che riesce anche ad avvicinarsi al battistrada senza però riuscire ad impensierirlo.  Terzo posto per il regolare Mackenzie sempre nei top five, così come Mike Brown che in sella alla sua Honda ha chiuso quarto la manche  conclusiva realizzando così il suo primo podio assoluto in Europa. Seguono l’ordine di questa frazione finale Barragan, Bill, Leok, Ramon, Van Daele e De Dycker per i top ten. In testa alla classifica di campionato è sempre Coppins con 445 punti su Ramon e Pourcel che prende così il posto di Philippaerts, sceso al quarto.