Dopo l’apertura di Sevlievo su fondo duro e compatto, il secondo round si sposta sulla sabbia Olandese di Valkenswaard.
Benchè sua troppo presto per promuovere o bocciare qualcuno, durante il primo GP, ci sono state le conferme che tutti si attendevano, ci sono state delle sorprese ma anche delle delusioni. Andiamo ad analizzare quando ci ha offerto il GP di Sevlievo, partendo dalla MX2.
Ken Roczen ha vinto due manche, guidando al comando dal primo all’ultimo metro, senza concedere assolutamente nulla agli avversari. Il giovane tedesco è il grande favorito della stagione, è quello che deve vincere, in sella alla moto migliore. Ken è andato già forte negli USA, ora, se le cose continuano così, la MX2 sarà un monologo e gli altri devono lavorare duramente. Alla sua giovane età ir ragazzino biondo ha domostrato di non soffrire per nulla il ruoto del “condannato a vincere”. Sul secondo gradino del podio a Sevlievo è salito Tommy Searle: l’inglese è tornato in Europa dopo una parentesi americana e ha chiuso il primo GP con due secondi posti, comunque mai vicino a Roczen. Tommy non è mai partito bene ed ha corso in recupero, raggiungendo la seconda piazza quando Roczen era già lontano. Debutto quini positivo per il pilota CLS Kawasaki ma c’è da lavorare perché il tedeschino della KTM è molto molto lontano. Terzo in Bulgaria Jeffrey Herlings. A Sevlievo non ha entusiasmato o quantomeno non è stato l’anti-Roczen che tutti si attendevano, sulla sabbia di casa è tenuto a dimostrare che se la può giocare con il compagno di squadra, specialmente dopo la bellissima gara del 2010. Paulin Gautier è partito con il piede giusto. Nel 2010 aveva saltato troppe gare per infortunio, quest’anno il pilota Yamaha c’è dall’inizio. Il francese ha un fisico possente e la sua Yamaha, anche se migliorata, non è al livello delle “orange” e sulla sabbia potrebbe patire. Hanno iniziato con il piede giusto anche Zac Osborne, Jeremy van Horebeek che purtroppo si è appena infortunato. Ci sia attende molto da Arnaud Tonus che alla prima gara ha fatto vedere cose egregie ma c’è ancora molto da lavorare per migliorare la tenuta ma anche la velocità se vuole essere tra i primi con costanza. Non male Max Anstie al rientro in Europa, ma il pilota della Kawasaki deve migliorare. Un po’ deludenti e rimandati a Valkeswaard Nicholas Aubin, Joel Roelants, ormai veretani della MX2, rimandato anche il duo del Team Yamaha Gariboldi Charlier-Kullas: da loro è lecito attendersi di più! Italiani: male, anzi malissimo! L’unico a salvarsi Alessandro Lupino, in sella alla Husqvarna del Team di Ilario Ricci che sta crescendo. Alex ha bisogno di un risultato positivo per convincersi che può stare nelle posizioni alte della classifica e sulla sua moto c’è bisogno di qualche cavallo in più.

MX1 da fuoco e fiamme, quella vista a Sevlievo. Si sapeva che Clement Desalle partiva per vincere ed il pilota Suzuki è sufficientemente partito cattivissimo a testa bassa per portare a casa il titolo, chi ha sorpreso è stato Stephen Frossard che senza timori reverenziali verso i quotati avversari li ha passati uno ad uno in gara 1 e si è piegato a Desalle in gara 2 solo per una caduta. Entrambi i piloti saranno da tenere d’occhio a Valkenswaard. A Sevlievo ha stupito Jonathan Barragan, dato da quasi tutti per finito. Ora lo spagnolo deve trovare costanza di risultati e cercare di non sbagliare negli ultimi giri di gara, vero tallone d’achille delle stagioni corse fino ad oggi in MX1. In sella alla 350 Max Nagl ha dimostrato di esserci, forse una gara di attesa quella di Sevlievo, in attesa di entrare in forma e prendere le misure della nuova moto, ma sulla sabbia Max va forte. Ottimo debutto per il duo Honda Motocross Martin Racing: Goncalves è stato una piacevole sorpresa, il russo non ha ancora colmato le lacune della tenuta fisica, in Olanda lo scorso anno era andato fortissimo, quindi buon debutto, ma da confermare. Da tenere comunque d’occhio. Non ha impressionato Kevin Strijbos autore di due gare del gambero. Tanel Leok in sella alla TM ha corso una grande seconda manche, gara negativa per Ken de Dycker, che  tornato a casa dalla Bulgaria con le briciole a causa di una caduta che lo ha condizionato pesantemente: sulla sabbia olandese deve riscattarsi anche se la forma fisica non è ancora delle milgiori. Non pervenuti (nel senso di “quasi non visti”) Steve Ramon, Shaun Simpson, Marc de Reuver. Italiani: Tony Cairoli è tornato a casa da Sevlievo con un ginocchio malconcio. Tony si è sottoposto a delle cure mediche e comunque un piazzamento nei top10 a denti stretti. A Valkenwaard probabilmente il pilota KTM punterà a portare a casa più punti possibile, prima di recuperare durante la pausa della trasferta USA/Brasile. David Philippaerts partito male in gara 1 è stato autore di una grande rimonta fino al 4° posto, al via della seconda invece, ha pensato bene di stendersi alla prima curva entrando troppo veloce. Il Campione del Mondo 2008 dopo due stagioni al di sotto delle sue aspettative (terminato comunque sempre tra i top), quest’anno è intenzionato a completare una grande stagione per cui a Valkenswaard non si tirerà di certo indietro. Per ultimo, ma migliore degli Italiani in classifica Davide Guarneri, la sorpresa italiana in MX1. Sul fatto che il “Pota” andasse forte nessun dubbio, ma in sella alla Kawasaki Bud, si trova decisamente bene e solo un calo fisico in gara 2 lo ha privato di un risultato ancora più importante.

Il meteo conferma che il GP si correrà con temperatura quasi estiva per l’Olanda, 27° domenica e 25° lunedì. Attenzione, il GP d’Olanda si corre domenica e lunedì (Pasqua e Pasquetta).