Chiamatelo “il re della ruspa”, perchè Armando Dazzi è la massima espressione del movimento terra riferito al una pista di Supercross. Le sue “creature” si muovono su due ruote, impennano, passano tra due stand espositivi a gas spalancato, la benna sembra un prolungamento della sue mani… Genova ed il prossimo SX di Bologna saranno le prossime due opere d´arte. Armando è andato a Patti a realizzare la pista di Supercross per il Campione del Mondo Tony Cairoli e ci ha mandato questa bellissima lettera che pubblichiamo con piacere.  


Prima della fine del Mondiale Motocross Tony mi aveva chiesto la possibilità di avere a casa la sua pista di Supercross, e aveva aggiunto: “bella tosta”. Sono partito per la Sicilia di notte e sono tornato a casa dopo 5 giorni viaggiando ancora di notte: pista pronta! O quasi. Questa è una notizia. E, se permettete, per me anche molto significativa. Ma l’importante non è più questo, anzi tutt’altro.
Vi voglio dire invece che, oltre al fatto di essere stato accolto calorosamente da tutti, ho avuto modo di vedere, conoscere, capire. Di capire quanto tutto sia stato molto più difficile per Antonio, di rendermi conto di quanta volontà ci sia voluta, di conoscere parte della sua famiglia e coglierne l’importanza.
Per la maggior parte di noi le favole e i sogni si avverano molto di rado, al massimo riescono a sopravvivere per un po’ nelle fantasie più belle, poi si assopiscono, ed infine si spengono e muoiono lasciando spazio alla routine.
Al Sud, in Sicilia, dove il normale è già molto difficile, aver fatto quello che ha fatto “Tonino” vale di più. Molto di più. La generosità, il cuore, l’impegno suo e di tutta la sua famiglia assumono un valore diverso, che supera quello sportivo.
Ho capito questo in 2.500 KM di strada, che mi sono sembrati lunghissimi ma niente se confrontati ad una vita passata a traghettare per inseguire qualcosa che desideri con tutto te stesso e penso ai sacrifici (veramente grandi, tenetelo bene a mente) di una famiglia intera per sostenere i sogni e la passione di un figlio per uno sport che non sai se e quanto lo gratificherà.
In pratica ho toccato con mano il valore e le motivazioni del “dietro le quinte” che ha preceduto la frase più spontanea, generosa, di grande significato che, in un attimo, come d’incanto ha cancellato i sacrifici: “MINCHIA CHE SPETTACOLO”.
E, “minchia lo spettacolo continua” è già un’altra storia, diversa, che non potrà mai essere come la prima.
Sono certo di asserire una ovvietà nell’affermare che la storia di questo ragazzo sia quella che tutti noi appassionati avremmo vissuto volentieri, ma sono molto contento perché mai come in questo caso penso di poter dire che la sorte ha davvero baciato chi l’ha inseguita di più.
Auspico che la dea bendata arrida più spesso a tutti ma, intanto, almeno per questa volta, il sogno di qualcuno si è avverato e la favola a lieto fine è diventata realtà.
Ora mi aspetto che vinca nel SUPERCROSS!


Sportivamente
Armando Dazzi