Chiara Fontanesi è pronta per dare l´assalto alla corona iridata del motocross Femminile. La bionda diciottenne di Parma dopo il secondo posto dello scorso anno vuole migliorare il risultato finale.

Chiara Fontanesi, sguardo sveglio e simpatico, è la realtà italiana del mondiale cross femminile, pronto a scattare il 9 aprile da Valkenswaard. Non ha certo bisogno di presentazioni: nel 2011 è arrivata seconda nella serie iridata e se non avessero annullato le ultime due prove, chissà. Rimane il fatto che al terzo anno di mondiale è stata l´unica in grado di mettere in serio pericolo Stefy Laier, la campionessa in carica.

Quest´anno l´obiettivo è solo uno. “Vincere il mondiale. Parto per farlo e sono motivata per riuscirci.” Racconta Chiara, maggiorenne dal 3 marzo scorso.

La più giovane pilota del cross femminile, 18 anni, è dunque pronta alla sfida in uno sport , per molti, non propriamente da ragazza.

“Sono salita per la prima volta in moto all´età di 2 anni e mezzo e da allora non sono più scesa. Ho poi cominciato a correre e a vincere. Mi piace il Motocross e ora assorbe tutte le mie energie.”

Alle gare vai sempre con la tua famiglia: i tuoi genitori hanno allestito un team per te e tuo fratello. Quanto è importante il loro supporto nella tua carriera?

“I miei sono la base di tutto.Mi seguono da sempre e per me sarebbe difficile fare una gara senza loro, specialmente senza mio papà: conosce ogni minimo dettaglio e purtroppo o per fortuna se non ci fosse lui alle gare, ovviamente quelle titolate, sarebbe come correre senza una ruota. Il supporto di tutta la mia famiglia è davvero importante per me!“

A differenza di altre concorrenti, Chiara, è femminile al 100%: unghie lunghe e ben curate, capelli lunghi e sempre attenta all´abbigliamento. Ma anziché andare nei locali, come i coetanei, frequenta le piste.

“Mi piace vestirmi bene, mettere i tacchi e curarmi. Sfatiamo il mito che le donne che corrono devono essere maschiacci. Siamo anche noi ragazze. Solo che io alla discoteca preferisco correre in moto e vincere.”

Anche per il 2012 Chiara sarà in sella alla Yamaha, portata in pista dal team di famiglia, Fonta MX, e preparata dal team Rinaldi. Una YZ 250 ufficiale per tentare la conquista del trono iridato.

“Rispetto allo scorso anno la mia moto è migliorata tanto, sia nell´erogazione del motore che nelle sospensioni. Il team Rinaldi e la Yamaha Europa hanno fatto un gran lavoro e da parte mia cercherò di dare il massimo.”

Per preparare la prima gara della stagione, sull´insidiosa sabbia di Valkenswaard, la Fontanesi ha passato un periodo in Belgio ad allenarsi, per poi ritornare in Italia e vincere la prima prova dell´italiano femminile, disputata il 1 aprile a Mantova.

“Mi sono allenata bene in questo periodo e mi sento in forma. L´infortunio al braccio patito a inizio anno è passato e sono pronta per iniziare il mondiale. Domenica sono tornata in Italia per difendere il numero 1 nell´italiano ed è andata bene. Ho vinto entrambe le manche facendo segnare buoni tempi. Sono soddisfatta del lavoro svolto e ora in questi ultimi giorni prima della gara olandese mi allenerò ancora sulla sabbia.”

Cosa ti aspetti dalla gara di Valkenswaard?

“Difficile dire cosa ci si aspetta, ma una cosa è certa: voglio dare il massimo su di una pista a me favorevole. Quindi aspetto solo di vedere cosa succede.”

Mettendo da parte per un attimo il campionato alle porte. Cosa significa per te la moto, perché l´hai scelta, visto che sei anche brava nella ginnastica, e qual è il tuo sogno nel cassetto.

“Quando ancora ero alle elementari praticavo ginnastica artistica a livello agonistico, ogni mio giorno era impegnato a 360 gradi. Uscivo da scuola facevo allenamento in moto e poi in palestra fino alle 9 di sera. Non era facile sostenere quel ritmo, così ho scelto la cosa che mi piaceva di più, che mi veniva meglio e soprattutto che mi differenziava da tutte le altre ragazze, la moto. Ogni giorno che passava mi piaceva sempre di più. Per gioco o per scherzo ora vado in moto come se fosse una cosa normale.

Per me il motocross è come una medicina senza la quale non potrei vivere. Mi diverto e faccio quello che più mi piace e soprattutto mi rende felice! Credo che il motocross sia davvero tutto.”

 

 

 

 

 

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