A dieci giorni dall’inizio degli Internazionali d’Italia di Motocross, il campione del mondo in carica Antonio Cairoli (Red Bull Teka KTM Factory Racing) parla della stagione che sta per iniziare e che per lui comincerà proprio con la gara di Ponte a Egola (PI), ovvero Round#1 degli Internazionali d’Italia. Un esordio speciale per lui sulla pista pisana, dove due anni fa, agli esordi sulla MX1, fu costretto al ritiro nella seconda finale, dopo una gara “fangosa” e sfortunata. Torna quindi al “Santa Barbara” dopo aver vinto due titoli mondiali nell’ultimo biennio, ed essere quindi entrato di fatto nel novero dei campioni del Motocross Mondiale. Come sempre supportato dal Team Manager Claudio De Carli, saranno presenti anche gli altri componenti dello squadrone KTM, che lo scorso anno ha dominato il mondiale vincendo sia la MX2 che la MX1. Primo fra tutti Maximilian Nagl, al debutto stagionale con la KTM SX-F 350, seguito dai piloti MX2, Jeremy Van Horebeek e Jeffrey Herlings. Una presenza importante che avvalora e ripaga il motocross italiano degli sforzi fatti negli ultimi tempi e che permetterà agli appassionati di poter seguire da vicino una giornata di gare “mondiali”. 

Dopo quattro titoli mondiali ti senti appagato o vorresti dimostrare ancora qualcosa?

Sicuramente non mi sento appagato: aver vinto quattro titoli è molto importante ma ogni anno c´è una nuova sfida. In campionato come in ogni gara, mi piace correre per cercare di vincere.

Un anno è trascorso, ritieni di essere stato avvantaggiato dalla scelta importante come correre con la KTM SX-F 350, visto che anche il tuo compagno di team ha fatto ora la stessa scelta?

La KTM 350 è un´ottima moto ma sui risultati non credo sia possibile valutare vantaggi o svantaggi. Sicuramente  era una moto nuova ed abbiamo fatto un ottimo lavoro di team per farla crescere e adattarla alle mie esigenze. La moto per me non è detto che sia l´ideale per un altro pilota. Ognuno deve fare il suo lavoro e sistemarsi la moto, poi i risultati possono dire se si è lavorato bene.

Come vedi la tua partecipazione ai prossimi Internazionali d’Italia, dato che, alla luce della nuova formula, saranno presenti molti team del mondiale e sicuramente la qualità generale dei piloti sarà di alto livello internazionale?

Sono quattro gare molto ravvicinate e poi si inizia il mondiale, quindi sono perfette per prendere il ritmo di gara e affinare le ultime cose sulla moto. Ho iniziato la preparazione in America, poi a Roma e in Sardegna, e tutto procede secondo programma. Ci saranno diversi piloti del mondiale e questo è bene per lo spettacolo e per il pubblico.

Quali pensi saranno i tuoi avversari più temibili a Ponte a Egola?

Sinceramente queste saranno gare di preparazione al mondiale e non stiamo a guardare chi sono gli avversari, più ce ne sono e meglio è, saranno uno stimolo in più. Ci sono ottimi piloti sia di MX1 che di MX2 e visto che si corre insieme, anche quelli della MX2 possono essere protagonisti.

Un pronostico per il Mondiale 2011, MX1, MX2?

Scusa ma non mi sbilancio…

Puoi dire di aver realizzato il tuo sogno nel cassetto?

Un sogno che si è realizzato è che la mia passione, il mio sport, è la mia vita di tutti i giorni e la mia professione. Ma ho ancora tanto da realizzare.

Vuoi dire qualcosa ai tuoi tifosi?

Posso solo ringraziarli perchè mi sono sempre molto vicini, aggiungo che anche quest´anno farò di tutto per farli divertire.