Abbiamo atteso il settimo round per fare il punto della situazione del Supercross. Abbiamo voluto vedere se, come dicevano i piloti, lasciando la California, con il nuovo fondo dei tracciati e con le conformazioni differenti, avveniva o meno il rimescolamento delle carte.
Si è corso a Minneapolis, non c’erano le monster whoops, ma un canale monotraiettoria, non c’era la sabbia, ma chi arrancava prima, ora sprofonda!

Andiamo ad analizzare un po’ la situazione ed anche quello che dicono gli addetti ai lavori su presunti cambi di moto.
Nelle sette prove fin qui disputate ci sono stati quattro vincitori: Roczen, Anderson, Sexton, Tomac, Tomac, Anderson ed ancora Anderson la striscia.
Tomac ed Anderson sono quelli che hanno cambiato tutto, moto, gruppo di lavoro, metodo di allenamento, hanno lavorato duramente ed i risultati si sono visti. Ma andiamo con i nostri LIKE & DISLIKE, pollice alto o verso, oppure senza particolare emozione.

I NOSTRI LIKE SONO
Al US Bank Stadium ha vinto ancora Jason Anderson: è vero, direte, si è trovato la vittoria servita su un piatto, ma fino a quel momento, aveva tenuto la posizione ed intelligentemente non aveva tentato di raggiungere Sexton, sapendo che Tomac era invischiato in un recupero. El Hombre, oltre ad aver ripreso elasticità sulla moto e naturalmente anche la velocità, ha acquisito una mentalità più matura, forse più riflessiva e forse ha fatto lo step definitivo per essere un vincente e non solo un vincitore. E ricordate che a San Diego ha rotto la moto, altrimenti le vittorie sarebbero state probabilmente quattro ed anche la tabella rossa sarebbe sulla sua Kawasaki! Rivederlo così competitivo ci fa piacere. La sorpresa!
Dal suo canto Eli Tomac, tabella rossa, a Minneapolis è andato in terra per evitare di colpire Ferrandis, ma è ripartito ed ha recuperato la situazione. Eli, nei pochi giri in cui non ha trovato avversari da superare, è stato sempre il più veloce in pista a conferma che il pilota della Yamaha, è concentrato e velocissimo. Sulla moto blu, nonostante tutti avessero previsto il contrario, Tomac va forte, è primo ed è anche bello da vedere perché guida molto bene. Ci piace!

Al terzo posto in classifica c’è Malcom Stewart sul quale Husqvarna ha riposto le sue speranze. Mookie va forte, sbaglia ancora un po’ troppo ma trovarlo sul podio virtuale dopo 7 gare è una gradita sorpresa. Non ha il talento del fratello, ma lavora tanto e duramente! Good Job!
Ci sentiamo di inserire tra gli “UP” anche Chase Sexton che l’ultimo Main Event lo stava vincendo, dando l’idea di avere la situazione sotto controllo, quando è caduto rovinosamente. Peccato perché con la vittoria si sarebbe rifatto sotto in classifica. Chase indubbiamente va forte, forse sta prendendo definitivamente le misure alla 450, ma potete stare certi che lo ritroveremo presto sul podio. Ricordate Anaheim 1? Per non “entrare” con decisione di Roczen, si è deconcentrato ed è finito a terra terminando quinto. La classifica lo vede al sesto posto, quando senza la caduta di Anaheim 1 e quella di Minneapolis, probabilmente sarebbe secondo. Cresce!

PER NOI SONO UP & DOWN
Quarto è Justin Barcia, non lo mettiamo tra quelli che entusiasmano ma nemmeno tra quelli che deludono. BamBam sta facendo il suo lavoro egregiamente, senza strafare. Lotta sempre a testa bassa e non è mai domo, sbaglia parecchio, qualche volta esagera, ma lui è sempre stato così. Un duro!

PER NOI SONO DOWN
Cooper Webb è quinto, ma i punti di ritardo sono già 25. Per il pilota che parte con la tabella numero 1 sulla moto, essere a questo punto dopo sette gare, significa un mezzo disastro. E’ vero, sabato notte è salito sul podio, ma per demerito di altri piuttosto che per merito suo. Sverniciato da Sexton, Anderson, Stewart, ha beneficiato della caduta del pilota della Honda e di Stewart, altrimenti sarebbe stato quarto. Coop non ingrana, forse il nuovo telaio non è a punto, forse c’è altro. Ma nemmeno cambiare fondo, tipologia di tracciato, gli ha fatto bene. Questo podio non rispecchia il suo momento fortemente negativo. Datti una mossa!
Marvin Musqun è settimo ma quanta fatica! Dopo tanti anni, Marvin dovrebbe aver preso confidenza con le whoops dove paga metri troppo importanti per stare là davanti. E forse (rumor) il francese non correrà il campionato outdoor, ma per questo bisogna attendere una grande sorpresa. Forse risente anche lui di qualche problema di messa a punto della moto, comunque, no bene!

Che dire di Ken Roczen? Ha vinto Anaheim 1 e sembrava ancora una volta in grado di reggere il ritmo dei migliori, ma chi ha guardato bene la gara ha capito che era più lento del compagno di squadra. Se alle spalle del tedesco ci fosse stato un  altro sarebbe “entrato” senza tanti complimenti, cosa che Sexton non ha assolutamente fatto. Sono diverse stagioni che il tedesco arriva a metà campionato davanti a tutti o quasi, poi viene raggiunto e riassorbito, non appena gli altri cambiano ritmo. Quest’anno, che Tomac & Co. hanno alzato il ritmo fin dalla seconda gara, si è perso. Gli allarmi suonano da diverse settimane, Sexton è nettamente più veloce e Kenny non sembra più essere nelle grazie della casa alata. “Rumors” (ricordate che sono solo rumors), riferiscono che in Honda non siano così certi di prolungare il contratto, anzi. Con un Sexton di 22 anni ed i fratelli Lawrence così veloci in 250, i “ricambi” ormai ci sono. Butta male!
Dylan Ferrandis: sinceramemte ci aspettavamo di più e forse anche lui pensava di fare meno fatica. Dopo aver vinto il Campionato Motocross outdoor, pensavamo che il francese potesse essere tra i primi. Evidentemente paga quello che la maggior parte dei piloti Yamaha, soffre nel guidare la 450 nel SX ed al contrario di Tomac non ha ancora trovato il bandolo della matassa. Confuso!
Non ci sono piaciute le whoops enormi, chiamiamole Monster Whoops. In passato, quando apparivano, ma non erano esattamente così, Chad Reed era il più veloce in assoluto per la tecnica con cui le affrontava, ora sono un tranello ad ogni giro e rischiano di far buttare via la stagione per una caduta, che bene o male è toccata a tutti. Non ci piace nemmeno la sabbia nel SX. Insomma piste che tentano di rallentare le moto, ma lo fanno in modo migliorabile. Anche se trovare l’alternativa non è facile.

Altri. Non ci sono altri piloti sui quali ad inizio stagione avremmo scommesso e su cui volgiamo dare un giudizio. Aaron Plessinger, fa quello che può, forse conferma che la moto necessita ancora di messa ancora a punto, Adam Cianciarulo si è eliminato ancora prima di iniziare.
In 250, complimenti a Christian Craig: erano in molti a pensare che avrebbe subito i compagni di squadra infortunati. Non li ha fatti rimpiangere in alcun modo. E che dire di come guida Jett Lawrence? Da paura…

Il prossimo weekend si corre ad Arlington e quello dopo a Daytona.
Per molti, i nodi, sono ormai arrivati al pettine!