Dal nostro coloratissimo ed attivissimo forum, abbiamo trovato finalmente la persona che ci mancava: l’opinionista. Si chiama Alessandro Castellani, di Orte (VT), studente, poco meno che ventenne, ha attirato le attenzioni addirittura di Fabio “The MX Voice” Momina che ne ha parlato durante il commento in diretta su Sportitalia. Le sue pagelle meritano la pubblicazione tra le news. Commenti, osservazioni? Il nostro forum ti aspetta. Ecco le pagelle della MX1

EVERTS: 10 La sua gara è un capolavoro, un’opera d’arte sportiva di valore assoluto. Ha aspettato otto anni per lavare l’onta di una sconfitta che (si vedeva) bruciava ancora vivissima nel suo animo, e lo ha fatto con una classe quasi perfida. La vittoria della prima manche vale psicologicamente un mondiale, quella della seconda lo vale di fatto: il Messia è inarrivabile, in tre gare ha schiantato tutti i principali avversari e adesso può permettersi di passeggiare per 24 manches in attesa dell´ultimo, definitivo, trionfo.
TORTELLI: 8 Quando un uomo vince una grande battaglia significa che l’avversario era comunque fortissimo. E così è stato Sebastien in gara-1: un contendente fiero, generoso e tenace che per non volersi arrendere ha finito per perdere la testa. Al via della seconda manche, infatti, a Tortelli, come ad un toro barcollante che si appresta ad essere ucciso dal matador, era rimasto solo l´orgoglio ferito che gridava vendetta ma dopo l´annichilente sorpasso di Everts ha ceduto di schianto. Ora non resta che sperare che torni presto e che, senza la pressione di un mondiale da vincere per forza, possa regalarci ancora qualche bella gara.
BARRAGAN: 8 A proposito di corride, tori e matador, come non elogiare questo giovane spagnolo che si sta sobbarcando lo sviluppo di una moto nuova e che, gara dopo gara, si erge sempre più ad ultimo baluardo dell’inespugnabile (sulla carta) roccaforte arancione? Oggi Jonathan è stato davvero bravo, regolare nella rimonta della prima manche e grintoso nei sorpassi della seconda: risultato il primo, meritatissimo, podio della carriera.
STRIJBOS: 7,5 A differenza della settimana scorsa, oggi non ha vinto, anche perché i mostri sacri se li è sempre trovati davanti, ma è stato molto più redditizio e, a differenza della settimana scorsa, oggi è salito sul podio.
DE DIJCKER: 7,5 Non smette di impressionare positivamente questo lunghissimo belga, che quando è in piedi tiene le gambe storte per meglio stringere il serbatoio tra le ginocchia, e che ha vinto la prima manche dei “mortali” (questo terzo posto è il miglior risultato della sua carriera) con una bellissima rimonta nella seconda uscita Ken il Guerriero è leggermente peggiorato, ma ormai il podio è nell’aria.
RAMON: 4,5 Due partenze folgoranti, che lo lanciano come terzo incomodo alle spalle dei grandi duellanti Everts e Tortelli a fine giornata, però, il Tenebroso porta a casa solo il settimo posto della prima manche e, per come si erano messe le cose, è davvero troppo poco.
T. LEOK: 7 L’espresso estone è meno appariscente delle precedenti esibizioni, ma incamera comunque punti pesantissimi che, complici le disavventure di Tortelli, gli consentono di rafforzare la seconda posizione in classifica. E adesso, senza Seb, Pichon e Coppins, il podio finale non è più una chimera.
MELOTTE: 5 A Bellpuig aveva dato segnali di risveglio, ma oggi non è riuscito a dar seguito costruttivo alla bella prestazione, rovinando tutto soprattutto con una caduta al via della seconda manche insieme a Jorgensen così il bel quarto posto spagnolo è rimasto uno sporadico acuto.
SWORD: 5,5 I risultati non sono proprio esaltanti, ed il confronto con il compagno di squadra Leok è addirittura impietoso, ma lo scozzese ci mette comunque tanta buona volontà il sorpasso grintosissimo su Leuret nella seconda manche ha ricordato per un attimo la splendida galoppata del 2004, quando col suo Kawa 250 4T Stephen si tenne dietro per una gara intera nientemeno che Ben Townley.
PRIEM: 6,5 In Belgio lo chiamano Diesel, ed in effetti lui va regolare, senza strappi, e soprattutto ci mette tempo a scaldarsi. Ma, una volta “a regime”, Manuel è stato capace di conquistarsi un sesto posto di manche ed assoluto che gli ha consentito di mettersi dietro tanti avversari più titolati.
GARCIA VICO: 5 Due undicesimi non sono propriamente da buttare, specie se si considerano le ultime esibizioni, ma è il confronto col connazionale Barragan che mette in cattiva luce le prestazioni del funambolico Javier.
ITALIANI: 5 Una manche a testa e un po’ di punti i nostri li guadagnano sempre se non altro i soldi delle trasferte non sono buttati, ma ad inizio stagione, soprattutto per Federici, che si è potuto preparare senza intoppi, le aspettative erano maggiori.