Comunicato FMI.

Si è svolta ieri a Roma la 73° Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva della Federazione Motociclistica Italiana, durante la quale Giovanni Copioli è stato eletto Presidente FMI. L’evento si è tenuto presso la sede della Cooperativa Radiotaxi 3570, dove sono stati eletti anche i nuovi Consiglieri Federali e il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti.
All’Assemblea erano 1.511 i delegati o rappresentati per delega, per un totale di 14.611 voti. Copioli è stato eletto in prima votazione con 9.147 voti (ne erano necessari 7.306 per l’elezione al primo turno), precedendo gli altri candidati Andrea Vignozzi (3.361 voti) e Fabio Larceri (2.001). “E’ una grande emozione, faccio ancora fatica a rendermi conto di quanto accaduto”, ha dichiarato Copioli. “Ho lavorato tanto in questi mesi per comprendere le istanze del territorio, per capire e dare delle risposte concrete nel mio programma elettorale e credo di esserci riuscito visto il risultato. Riuniremo subito il primo Consiglio Federale perché è necessario iniziare a lavorare immediatamente. Da domani comincerà il lavoro sul campo, quello vero, che appassiona tutti e cercherò di dare le risposte che le persone meritano. I Tesserati FMI sono il nostro patrimonio, dobbiamo ascoltarli e rispettare le esigenze della base, dalla quale proveniamo e senza cui non avrebbe ragione di esistere il palazzo di Viale Tiziano e tutto ciò che vi è all’interno”.
All’Assemblea, nei minuti precedenti le elezioni, è intervenuto anche Giovanni Malagò, Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano: “Sono un uomo del vostro mondo, ho posseduto diverse moto e da sempre vivo tra i motori, per questo sono molto soddisfatto di essere qui. La storia della Federazione Motociclistica Italiana deve continuare ad essere valorizzata perché la FMI è un patrimonio, non solo sportivo, del nostro Paese. A conclusione del mio intervento, voglio ringraziare Paolo Sesti per quanto fatto alla presidenza della Federazione”. Dello stesso tono le parole del Segretario Generale del CONI, Roberto Fabbricini: “Sarà difficile rendere la FMI una Federazione ancora più grande e forte di quanto già non lo sia, ma sono certo che la nuova squadra ci riuscirà”. All’evento era presente anche Francesco Zerbi, Presidente Onorario FMI e FIM: “Propongo – ha detto – la proclamazione di Paolo Sesti a Presidente onorario della FMI perché è riuscito a far restare la Federmoto un Ente di riferimento sia a livello nazionale che internazionale”. L’appello è stato accolto positivamente dall’Assemblea, che ha ascoltato anche le parole del Presidente della FIM Europe, Wolfgang Srb, il quale ha evidenziato come “la Federazione italiana sia una delle più ascoltate a livello internazionale”.
L’Assemblea, che si è aperta con la premiazione ai Moto Club centenari e la commemorazione in ricordo di numerose persone scomparse nell’ultimo quadriennio, si è chiusa con l’elezione dei Consiglieri FMI e del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti.
I dieci componenti del Consiglio Federale FMI sono: Vittorio Angela, Armando Sponga, Luigi Favarato e Gian Carlo Cavina (Area Nord); Giuseppe Bartolucci e Ettore Marco Pirisi (Area Centro); Rocchino Lopardo (Area Sud); Fabio Lenzi e Alessandro Maccioni (Quota Licenziati); Angelo Raffaele Prisco (Quota Tecnici).
Francesco Brandi è stato confermato in qualità di Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti.

Il neo eletto Presidente ha dichiarato: “E’ una grande emozione, faccio ancora fatica a rendermi conto di quanto accaduto. Ho lavorato tanto in questi mesi per comprendere le istanze del territorio, per capire e dare delle risposte concrete nel mio programma elettorale e credo di esserci riuscito visto il risultato. Riuniremo subito il primo Consiglio Federale perché è necessario iniziare a lavorare immediatamente. Da domani comincerà il lavoro sul campo, quello vero, che appassiona tutti e cercherò di dare le risposte che le persone meritano. I Tesserati FMI sono il nostro patrimonio, dobbiamo ascoltarli e rispettare le esigenze della base, dalla quale proveniamo e senza cui non avrebbe ragione di esistere il palazzo di Viale Tiziano e tutto ciò che vi è all’interno”.

 

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