E dopo il primo MXGP 2015….


Considerazioni e classifiche.

 

No, dopo  un solo MXGP non vogliamo di certo iniziare a dare i giudizi, ma solo fare qualche considerazione con qualche “pollice”. Nulla di eclatante, ma dopo tutta questa attesa, dopo interviste, video, ecc, sembrava che la guerra dei due mondi del Motocross fosse davvero alle porte.

Ma lasciamo stare per il momento la MXGP e diamo uno sguardo alla MX2 e ad un Jeffrey Herlings, nuovo, cambiato, maturato, capace di emozionarsi fino a piangere all’arrivo della prima manche che l’ha visto vincitore. “The Bullet”, o almeno così lo chiamavano, il ragazzino spavaldo che voleva doppiare tutti, ora è diventato uomo e, se abbiamo capito bene, è forte, fortissimo, ancora più forte di prima anche se ancora poco allenato. Quando Lisa Leyland lo intervista appena finita la manche, scoppia in un pianto “controllato”, in cui traspare tutta la sua liberazione e con la voce roca dice “Sono emozionato perchè non avete idea di cosa ho passato negli ultimi mesi, questa è una liberazione, essere tornato il moto da poche settimane ed aver vinto è incredibile”.

2015TheBullet

Se la domanda era “Who can stop the Bullet?”, ora la domanda diventa “cosa sarà capace di fare ora Jeffrey Herlings diventato grande?”. Probabilmente la risposta solo a fine stagione, quando la sua gamba ancora fragile, si sarà saldata perfettamente e si apriranno le porte per questo grande Campione, verso la MXGP.
Ma a Jeffrey il giudizio lo diamo: mostruosamente UP!
Gli altri della MX2 che con Herlings in pista con le ossa intere, possono lottare quasi solo per la seconda posizione, ma sono veloci, pronti a dare spettacolo. Probabilmente il più motivato ed in forma è Dylan Ferrandis che ci ha provato, finendo anche al tappeto con violenza, ma non ha mai mollato. Va forte anche Tim Gajser, ma la trasferta gli è stata nemica fin dalla partenza, ma non quella dal cancelletto… ma dall’aeroporto: il pilota Honda è arrivato in pista solo alle 12:00 del venerdì, ed ha tribolato parecchio per arrivare e, solo un salto fuori pista gli ha fatto perdere l’opportunità di andare a podio. Va forte anche Lieber, va forte Tonkov, anche Jonass che parte come un fulmine. Per loro dopo il primo MXGP un bel UP per lo spettacolo offerto.
Chi dopo le prime due manche non ha convinto è il francesino che ha tenuto la tabella rossa sulla sua moto lo spazio di una manche, perchè al termine di gara 1, era la moto #84 ad essere di nuovo in testa alla classifica. Jordi ha vinto il titolo 2014 solo perchè Jeffrey si è fatto male, evidentemente questo è un bel peso da portare sulle spalle. Vediamo cosa saprà fare tra 6 giorni.

La MXGP doveva essere una battaglia tra Ryan Villopoto e Tony Cairoli: su un tracciato non troppo gradito, Tony ha chiuso giù dal podio, a pari merito con Paulin (sul terzo gradino), ma chi ha stupito in positivo è quel Max Nagl che, lo scorso anno al rientro dopo tanta sfiga e mesi di assenza forzata, si è permesso il lusso di vincere il MXGP in terra amica a Teutschenthal. Ora tornato sulla moto amica che aveva tanto amato (la sua Husky è una KTM vestita di bianco), ha piazzato due holeshot come ai vecchi tempi e se n’è andato. Tra le due star, il tedesco gode, anche perchè Max non è di certo uno a cui piace stare al centro dell’attenzione e lavora meglio nell’ombra. Bravo Max, decisamente UP!
Di Clement Desalle abbiamo già detto tutto. Il Belga non molla mai e da qui a fine stagione se Max non farà sempre la lepre, il pilota Suzuki sa che arriverà il momento in cui salirà sul gradino più alto del podio. Forse da Paulin, ma proprio forse ci si aspettava un po’ più di grinta e cattiveria, ma di certo Gautier dopo la caduta dello scorso anno in cui sui è visto compromettere tutta la stagione, sa che il campionato è tremendamente lungo. Però il grugno sul podio, ci dice qualcosa.
Che dire di Cairoli e Villopoto? Tony c’è. Altro che le sparate di Casey Stoner. Tony è ancora il pilota da battere e su una pista di sicuro a lui poco congeniale è sempre li con i primi: 12 punti da Nagl, 8 da Desalle, pari merito a Paulin, ma la stagione, come dicevamo prima, è appena partita.
Che dire degli altri? Ragazzi che ritmo!!! Ricordate qualche stagione fa, quando a metà manche il rimo calava per respirare? Ora si parte a gas spalancato e si arriva a gas spalancato… Non c’è pausa, nessuno molla e se parti male recuperare è dannatamente difficile, anche se ti chiami Ryan Villopoto e sei il Campionissimo che arriva dagli USA.
Van Horebeek, Febvre (ma quanto va forte?), Strijbos, Simpson, Bobryshev, ecc ecc. non mollano, ti sportellano, perchè questo è il Campionato del Mondo di Motocross e nessuno ti lascia la porta aperta per passare.
Provate a chiedere a David Philippaerts di mettersi da parte per lasciar passare qualcuno… A proposito nel nostro Guerriero, DP ha fatto vedere grandi cose e non dimentichiamoci che il team è privato e non ufficiale, purtroppo è perseguitato dalla sfiga. DP non deve mollare!
Per tutti un grosso UP! perchè veramente hanno tenuto un ritmo da paura!
Che dire di Ryan Villopoto? Diamogli tempo, sono mesi che manca da gare, sportellate, sorpassi. Di certo è uno che in moto ci sa andare, ma forse sabato sera ha capito che questo non è il “Nazioni” o un singolo GP: è questo il Motocross World Championship e dietro al cancello di partenza ci sono i migliori del Mondo.
Chi era convinto che RV2 venisse a fare il bello ed il cattivo tempo, deve ricredersi: anche per uno come lui, in mezzo a queste furie, la vita non è facile.

Non ci resta che aspettare qualche giorno: sabato e domenica, motori a manetta in Thailandia per il secondo round. Altra pista, altro terreno, altra situazione, altro mondo.

 

2015MaxNaglQatar
Foto Youthstream


MXGP Race 1 Top Ten: 1. Maximilian Nagl (GER, Husqvarna), 34:52.985; 2. Clement Desalle (BEL, Suzuki), +0:01.221; 3. Antonio Cairoli (ITA, KTM), +0:18.550; 4. Gautier Paulin (FRA, Honda), +0:24.809; 5. Jeremy Van Horebeek (BEL, Yamaha), +0:34.810; 6. Romain Febvre (FRA, Yamaha), +0:42.395; 7. Shaun Simpson (GBR, KTM), +0:47.295; 8. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), +0:56.052; 9. Ryan Villopoto (USA, Kawasaki), +0:59.609; 10. David Philippaerts (ITA, Yamaha), +1:03.179

MXGP Race 2 Top Ten: 1. Maximilian Nagl (GER, Husqvarna), 35:00.295; 2. Clement Desalle (BEL, Suzuki), +0:06.023; 3. Gautier Paulin (FRA, Honda), +0:08.752; 4. Antonio Cairoli (ITA, KTM), +0:12.787; 5. Jeremy Van Horebeek (BEL, Yamaha), +0:17.740; 6. Kevin Strijbos (BEL, Suzuki), +0:24.676; 7. Romain Febvre (FRA, Yamaha), +0:36.357; 8. Ryan Villopoto (USA, Kawasaki), +0:40.816; 9. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), +1:03.294; 10. Glenn Coldenhoff (NED, Suzuki), +1:07.182

MXGP Overall: 1. Maximilian Nagl (GER, HUS), 50 points; 2. Clement Desalle (BEL, SUZ), 44 p.; 3. Gautier Paulin (FRA, HON), 38 p.; 4. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 38 p.; 5. Jeremy Van Horebeek (BEL, YAM), 32 p.; 6. Romain Febvre (FRA, YAM), 29 p.; 7. Ryan Villopoto (USA, KAW), 25 p.; 8. Evgeny Bobryshev (RUS, HON), 25 p.; 9. Kevin Strijbos (BEL, SUZ), 24 p.; 10. Shaun Simpson (GBR, KTM), 21 p.

MXGP Manufacturer: 1. Husqvarna, 50 points; 2. Suzuki, 44 p.; 3. Honda, 38 p.; 4. KTM, 38 p.; 5. Yamaha, 32 p.; 6. Kawasaki, 25 p.; 7. TM, 17 p.

 

MX2 Race 1 Top Ten: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 33:51.825; 2. Dylan Ferrandis (FRA, Kawasaki), +0:02.674; 3. Julien Lieber (BEL, Yamaha), +0:04.052; 4. Tim Gajser (SLO, Honda), +0:11.387; 5. Jeremy Seewer (SUI, Suzuki), +0:12.575; 6. Jordi Tixier (FRA, Kawasaki), +0:14.559; 7. Max Anstie (GBR, Kawasaki), +0:28.803; 8. Valentin Guillod (SUI, Yamaha), +0:29.400; 9. Pauls Jonass (LAT, KTM), +0:36.823; 10. Aleksandr Tonkov (RUS, Husqvarna), +0:40.860

MX2 Race 2 Top Ten: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 33:56.613; 2. Julien Lieber (BEL, Yamaha), +0:02.731; 3. Aleksandr Tonkov (RUS, Husqvarna), +0:05.065; 4. Pauls Jonass (LAT, KTM), +0:10.885; 5. Dylan Ferrandis (FRA, Kawasaki), +0:11.093; 6. Valentin Guillod (SUI, Yamaha), +0:18.511; 7. Tim Gajser (SLO, Honda), +0:20.689; 8. Jeremy Seewer (SUI, Suzuki), +0:26.731; 9. Jordi Tixier (FRA, Kawasaki), +0:30.798; 10. Thomas Covington (USA, Kawasaki), +0:54.200

MX2 Overall: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 50 points; 2. Julien Lieber (BEL, YAM), 42 p.; 3. Dylan Ferrandis (FRA, KAW), 38 p.; 4. Tim Gajser (SLO, HON), 32 p.; 5. Aleksandr Tonkov (RUS, HUS), 31 p.; 6. Pauls Jonass (LAT, KTM), 30 p.; 7. Jeremy Seewer (SUI, SUZ), 29 p.; 8. Valentin Guillod (SUI, YAM), 28 p.; 9. Jordi Tixier (FRA, KAW), 27 p.; 10. Thomas Covington (USA, KAW), 21 p.

MX2 Manufacturer: 1. KTM, 50 points; 2. Yamaha, 42 p.; 3. Kawasaki, 38 p.; 4. Honda, 32 p.; 5. Husqvarna, 31 p.; 6. Suzuki, 29 p.


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