Chad Reed vincendo a St.Louis si è liberato da due mesi di stress accumulato non riuscendo ad esprimersi in gara come invece gli riesce in allenamento. Ecco le sue parole. 

“La più grande frustrazione è di sapere di essere in grado di vincere e non riuscire a vincere. Avevo un peso che stavo portando da troppo tempo, una pressione che mi stava schiacciando. Nessuna pressione esterna, ma proveniva da me stesso. Sapevo di poter vincere, il team sapeva che potevo vincere, tutte le persone attorno a me sapevano che ero in grado di vincere, finalmente ce l’ho fatta e poco importa se gli altri hanno sbagliato, nelle altre gare sono stato io a sbagliare… Questo è un passo avanti notevole per me stesso. Vittoria e giro veloce, ci voleva proprio.
Sto lavorando durissimo, cambio tracciati, cambio terreni, devo assimilare una nuova guida e forse ho sofferto più di tutti il passaggio dalla 2 alla 4 tempi anche perché le piste sono cambiate specialmente le whoops, ora ci devi passare più leggero perché sono più piccole. Io ho imparato a guidare nel Supercross aggredendo il tracciato e volando sulle monster whoops, ora è tutto diverso e le whoops sono troppo diverse dal passato. Qui c’erano quelle vere, quelle grandi e molti si sono trovati in difficoltà.
Sono stato secondo, secondo, ancora secondo, terzo, quinto… non ce la facevo più… Il peso che mi portavo dietro era ormai impossibile da sostenere. Il mio urlo liberatorio dopo il traguardo, forse è stato inteso in modo errato da qualcuno: non era mia intenzione offendere, era solo la tensione e lo stress che ho liberato dopo il traguardo.
Oggi spero che qualcosa mi sia scattato e che in gara io riesca a guidare sciolto come nei test. Di solito do il meglio nella seconda parte della stagione, gli altri ragazzi sono fortissimi, ma spero di combattere ancora con loro come nel finale della stagione scorsa e regalare a tutti i tifosi di questo sport grandi emozioni.”