Bike test con Roman Jelen.

Era la più attesa e la più desiderata, dopo che Tim Gajser e Mitch Evans le hanno “spudoratamente sfoggiate” alla prima degli Internazionali in Sardegna, all’inizio del 2020. Honda ha stupito tutti con questa moto, non vedevamo l’ora di poterla toccare con mano ma soprattutto di guidarla e finalmente ci siamo riusciti!

Durante lo scorso autunno/inverno avevamo percepito che Honda e HRC stavano preparando la nuova arma letale per Tim Gajser per puntare alla riconferma del titolo mondiale MXGP, si sapeva che il modello 2021 della 450 sarebbe stato nuovo ma nessuno poteva immaginare che avrebbe rivoluzionato il concetto di moto da cross e non solo per il look ma anche per le scelte tecniche.
La prima volta che abbiamo potuto ammirare la nuova creatura è stata a Riola Sardo e subito ci ha lasciato a bocca aperta. Le prime indiscrezioni ci avevano deluso perché i “rumors” riferivano che la moto “acquistabile” non sarebbe stata quella e nemmeno simile, ma una derivata, invece nei primi giorni della scorsa estate è stata presentata in tutta la sua bellezza.

Il nuovissimo telaio è ormai alla ottava generazione e presenta i travi perimetrali di sezione più piccola, una nuova sezione della culla all’altezza dello scarico che ora esce nella parte anteriore del motore con sezione ovale e il monoscarico che sostituisce il doppio che era presente dal 2013. Nuova anche la sezione del forcellone.

Il motore ha avuto un aumento di potenza sopra i 5000 giri ma è anche aumentata la coppia ai bassi regimi, troviamo un air box maggiorato ed una nuova scatola filtro, a cui ora si accede dalla fiancatina laterale sinistra. Il corpo farfallato è stato riprogettato ed è più leggero. L’inclinazione degli iniettori passa da 30° a 60°. Nuovo tutto l’impianto di scarico che è più leggero di 1,24Kg. Alleggerito anche l’impianto elettrico. Tutto nuovo il blocchetto sulla sinistra del manubrio che integra il pulsante di massa, quello delle mappe e del torque controll. Come nella versione precedente il pulsante di accessione funziona anche per attivare il launch controll. Finalmente anche Honda passa al comando idraulico della frizione.

Per l’occasione abbiamo potuto provare la nuova moto con il nostro tester Roman Jelen, la scelta della pista è ricaduta sul nuovissimo tracciato di MXE 45 a Covo, impianto di costruzione recente con tutti i confort, un bellissimo paddock e un disegno della pista molto attuale con sezioni veloci e zone più lente e tecniche, salti di diverse misure e conformazioni, un bel mix per mettere alla frusta la nuova Honda.

Ecco cosa ci ha detto Roman (aka RJ912): “Abbiamo provato su di un fondo abbastanza duro e la nuova “rossa” mi è subito piaciuta parecchio. Hai immediatamente la sensazione di essere su una moto completamente diversa rispetto al vecchio modello, è molto più stretta tra le gambe ma anche nella zona posteriore, grazie allo scarico singolo la moto è ora più piccola.
Grazie al nuovo telaio ed al telaietto la moto è molto più leggera e si sente, lo scarico con un solo silenziatore, mia piace di più rispetto al doppio.


La moto risulta maneggevole, anche se dal mio punto di vista risulta un po’ chiusa sul davanti se paragonata alla concorrenza. La mia sensazione è di avere delle forcelle più lunghe e questo fa si che la moto sia migliorata tantissimo rispetto al modello precedente.
La nuova frizione idraulica con l’aggiunta di un disco, adesso è perfetta e funziona molto bene.
Per quanto riguarda il setting delle sospensioni, che è comunque una scelta molto personale e cambia da pilota a pilota, mi sono trovato molto bene: la pista non era molto bucata ma in alcune curve dove si erano scavati degli canali molto profondi, ho trovato la moto un pochino bassa. E’ comunque un problema che si risolve con piccoli accorgimenti e regolazioni che si possono fare anche tra un turno e l’altro.
La ciclistica è ottima: Honda ha fatto ancora un passo avanti. Per quanto riguarda i freni io li preferisco un po’ più aggressivi ma nel complesso il loro comportamento è buono.


Non mi è piaciuta la scelta degli ingegneri giapponesi, di far passare il tubo della frizione così in vista: non da fastidio ma anche l’occhio vuole la sua parte.
Le diverse mappature permettono di personalizzare la moto a tuo piacimento: sono disponibili 12 modalità (3 modalità motore e 4 modalità di controllo della coppia), così che ogni pilota possa adattare il carattere del motore a seconda dei propri gusti ma anche del tipo di terreno. Per cambiare la mappatura bisogna fermarsi, avrei preferito poterlo fare in movimento.
Una volta che sono riuscito a trovare il giusto setting dell’elettronica ho trovato un buon ritmo ed ho provato a spingere: il motore va forte su tutto l’arco di utilizzo ed emerge il punto forte di questa moto che sta nella maneggevolezza”.

Desideriamo ringraziare Honda RedMoto e Honda Italia per averci dato la possibilità di provare la nuova CRF450R. Un grazie anche a Matteo Aperio e Motobase di Rezzato.

Per il test abbiamo utilizzato casco Just1 J18
Si ringrazia lo staff della RJ912 MX School e gli sponsor personali di Roman Jelen.
Il test è stato realizzato in collaborazione con X Inside Magazine, le foto sono di Davide Messora.